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Caro energia frena spese famiglie, in Abruzzo aumenti a doppia cifra per alimenti e agricoltura

Le previsioni per i prossimi mesi indicano una netta diminuzione degli acquisti

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L’aumento esponenziale dei costi per l’energia, gas ed elettricità in primis, incombono su queste settimane di inizio autunno. Aumento diretto per le utenze, che si trovano a fronteggiare imprese, Comuni, Province e famiglie, e conseguenze su tutta la filiera. Aumento dell’energia (e dei carburanti) ha effetti su produzione e trasporto. Si innesca così una inflazione a catena. Ref Ricerche, società nazionale di consulenza ed analisi e membro dell’Associazione Europea degli Istituti di Congiuntura e del network europeo di ricerca economica Euren, ha pubblicato in queste settimane le sue previsioni per i prossimi mesi cercando di analizzare cosa succedere ai consumi e agli acquisti delle famiglie italiane. 

Lo scenario di questi mesi è chiaro e lineare: gli aumenti già avvenuti a luglio hanno portato alla diminuzione del 3,6% dei consumi alimentari e del 2,6% per l’energia elettrica. Ovvero i consumi che più preoccupano le famiglie: “i forti rincari delle utenze domestiche, che stanno spingendo le famiglie a ridurre i consumi di energia per contenere il caro bollette” hanno un peso decisivo nel “carrello della spesa” riporta Ref Ricerche. “Secondo una recente ricerca di Coldiretti, le famiglie tagliano la quantità di cibo nel carrello e aumentano il ricorso ai discount – la sintesi degli orientamenti delle famiglie negli ultimi mesi - iniziano a registrarsi i primi riflessi anche sull’energia: il report mensile sul sistema elettrico di agosto, pubblicato da Terna, certifica un calo del 2,6% su base annua dei consumi di imprese e famiglie. L’elettricità consumata è stata di quasi 26mila GWh, pagati carissimi, con un costo superiore del 4% rispetto a luglio e quasi cinque volte (+375%) quello di un anno fa”. Una netta frenata dei consumi, ammonisce l’istituto di ricerca, potrebbe così portare ad uno scenario di recessione. La diminuzione della domanda dei beni e servizi che già stanno subendo forti aumenti, un comportamento definito “protettivo” nella ricerca, è “probabilmente destinato ad accentuarsi nella parte finale dell’anno” con i prossimi rincari previsti.

Coldiretti Abruzzo ha diffuso i risultati di una rilevazione sugli aumenti nel settore alimentare e per i prodotti agricoli, in diversi casi superiori al 10% anche di molto: +19 per cento latte conservato, +13,6% per cento pane, +14,9% zucchero, +33,5% burro, +170% concimi, mangimi +90%, gasolio +129%, bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti +300%.  

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