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Truffatori in trasferta a Lanciano: due arresti dei Carabinieri

Tecnica del 'finto nipote' sventata dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia frentana

redazione
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Quando nella tarda mattinata di giovedì un’anziana allarmata ha contattato i Carabinieri della Compagnia di Lanciano per segnalare un tentativo di truffa nei suoi confronti, è scattato immediatamente il piano di intervento da parte dei militari. La tecnica era tra le più classiche: un ragazzo telefona alla vittima e spacciandosi per il nipote le preannuncia l’arrivo di un corriere con un pacco da ritirare dietro pagamento in contanti o in monili d’oro. Ma la tempestiva reazione dell’Arma, però, questa volta non ha lasciato scampo ai due pregiudicati napoletani; infatti, i Carabinieri in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile, già impegnati in uno specifico servizio di controllo del territorio, sono giunti immediatamente nelle vicinanze dell’abitazione dell’anziana e, mentre quest’ultima concordava le modalità di consegna del pacco intrattenendo il più possibile al telefono il “finto” nipote che le chiedeva la somma di 4.400 euro o monili d’oro, individuavano un’autovettura con due giovani a bordo in chiaro atteggiamento guardingo, parcheggiata a pochi metri dall’ingresso dello stabile, attivando così un servizio di osservazione.

Subito dopo però, gli occupanti del mezzo, avendo probabilmente percepito qualcosa di strano, si allontanavano repentinamente dal luogo a bordo dell’autovettura ma venivano bloccati poco distante dai Carabinieri del Nucleo Operativo opportunamente appostati.

L’immediata perquisizione dei due soggetti e dell’autovettura permetteva ai militari di rinvenire un pacchetto già predisposto per la consegna, avvolto da nastro per pacchi, contenente una confezione di cubetti accendifuoco, altro nastro da imballaggio ed alcuni pacchi di sale, oggetti solitamente utilizzati per compiere questo genere di reati, nonché i telefoni cellulari utilizzati per comunicare con il complice telefonista. Successivi approfondimenti sul veicolo in loro possesso, una Renault Capture, permettevano di verificare che lo stesso era di provenienza furtiva, asportato nel 2017 a Napoli, e che circolava con una targa “clonata” quindi non appartenente a quel veicolo bensì ad un altro circolante regolarmente. I solidi elementi di colpevolezza raccolti nell’immediatezza nonché la valutazione della personalità dei ​fermati, già noti alle forze dell’ordine, hanno fatto scattare l’arresto in flagranza di reato per Corbo Giuseoppe, 43enne, e Di Palo Domenico, 27enne, che ora dovranno rispondere di tentata truffa, aggravata dalla minorata difesa della vittima, nonché della ricettazione del veicolo che intanto è stato sequestrato per ulteriori approfondimenti. Gli arrestati, inizialmente trattenuti nelle camere di sicurezza, sono stati tradotti presso il Tribunale di Lanciano dove si è tenuta l’udienza di convalida. Il Giudice, stante i gravi indizi raccolti e la pericolosità dei soggetti, ha convalidato l’arresto ed ha disposto gli arresti domiciliari per Corbo e il divieto di dimora in Lanciano per Di Palo, aggiornando l’udienza al mese di giugno.

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