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In sella alla Vespa per sensibilizzare sull’Autismo, il "Giro d’Italia in Vespa" si ferma ad Atessa

Domani l'arrivo degli avventurosi che da quasi un mese percorrono le strade di tutto lo stivale

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ATESSA – "L'Autismo sale in Vespa", 7300 km da percorrere su tutto lo stivale, facendo tappa tra luoghi e città per raccontare e sensibilizzare tutti sull’autismo e raccogliendo fondi, un aiuto concreto da donare all’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici e all’Associazione Sanguis Francisci.

Con questo spirito Augusto, Domenico, Agostino e Francesco, gli avventurosi vespisti piemontesi, hanno scelto di partire da Acquaviva delle Fonti (Bari), il 3 settembre è iniziato il viaggio che li ha condotti nelle diverse regioni italiane comprese le isole per tornare al sud, a Barletta ma dopo un mese, precisamente il 3 ottobre con le vespe cariche di chilometri e di strada.

Quasi alla fine di questo lungo percorso fatto di incontri, saluti e tanta solidarietà, il gruppo domani arriverà anche nella nostra Regione, da Castelvecchio Subequo (L’Aquila) un passaggio a Popoli (Pescara) prima di arrivare per la tappa ad Atessa, dove ad accoglierli sarà il gruppo Vespa Club Atessa oltre ai cittadini che vorranno far parte di questa avventura.

Dopo i numerosi chilometri alle 11.00 è previsto l’arrivo, come riportato in maniera dettagliata nel programma del viaggio, un giro nel centro storico e l’incontro con il Sindaco Nicola Cicchitti per poi fermarsi nel Teatro Comunale Antonio di Jorio dove si parlaerà di Autismo e della scelta che li ha portati ad affrontare, anche quest’anno, una bellissima impresa.

Un'occasione per tutta la città per dare un piccolo contributo alla causa, stringendosi in maniera ismbolica, in un gesto che unisce tutta l'Italia. Non è la prima esperienza per i vespisti che sono ormai veterani di questo lungo percorso, e sono molti quelli che negli anni si sono appassionati a questo giro dal sapore anche vintage, quello che sorprende, e forse emoziona, è la capacità di riunire tutti in un solo messaggio, senza dimenticare la dedizione che è lo stimolo per fare sempre qualcosa di più.

 

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