LANCIANO - Si è tenuta ieri sera, presso il Palazzo degli Studi di Lanciano, l’interessante conferenza dal titolo “Le balene in Abruzzo 60 anni dopo”.
L’evento, organizzato dalla associazione subacquea “Orsa Minore” di Lanciano, che da quasi trenta anni si distingue per l’opera di monitoraggio e salvaguardia della costa frentana e per l’attività di promozione sportiva, prende lo spunto dall’eccezionale avvistamento dello scorso 12 ottobre, quando alcuni subacquei dell’Orsa fecero un incontro del tutto particolare con alcune balenottere. Un avvenimento questo del tutto straordinario e prontamente documentato dagli stessi sub con bellissime riprese anche subacquee.
Il titolo del convegno che, ricorda invece il famoso spiaggiamento avvenuto a Vallevò oltre 60 anni fa, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e biologi marini che, attraverso i loro studi ma soprattutto grazie alla loro grande passione, hanno contribuito a far conoscere al vasto pubblico presente in sala la storia, l’evoluzione e le caratteristiche di questi stupendi mammiferi marini considerati ormai fondamentali presenze per la salute del nostro mare.
Dopo i saluti di rito del dott. Andrea Monaco presidente dell’associazione Orsa Minore, il biologo Andrea Ieronimo ha parlato di sviluppo sostenibile e di come sia importante la tutela e la conservazione della fauna marina in un ecosistema fragile come quello della Costa dei Trabocchi, sempre più minacciato dalla speculazione petrolifera delle grandi multinazionali europee.
L’Adriatico, la sua genesi, le caratteristiche ed il ruolo dei cetacei sono stati al centro della relazione del dott. Emanuele Mancini biologo e studioso presso l’Università della Tuscia mentre, Vincenzo Olivieri presidente del Centro Studi Cetacei di Pescara ha illustrato, grazie alla sua trentennale esperienza, le procedure che dallo spiaggiamento di un cetaceo portano alla sua musealizzazione e fruizione in enti culturali come il vicino Museo del Mare di Pescara.

