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Sgarbi a Lanciano: dalle unioni civili all’arte, un incontro dalle mille sfaccettature

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LANCIANO - Non è stata un’ora di attesa a scoraggiare i tanti accorsi ieri, mercoledì 11 maggio, al teatro Fenaroli, per ascoltare Vittorio Sgarbi, invitato a Lanciano da Casapound. Arrivato alle 19, anziché alle 18, non si è sottratto alle interviste, né ad un inizio frizzante poco vicino alla storia dell’arte, ma che senz’altro ha catturato il pubblico forse un po’ annoiato dall’attesa.

“Invitato da Casapound? Che problema c’è? Se mi invitano vado anche alle feste dell’Unità. - risponde Sgarbi - E poi è un piacere essere di nuovo qui a Lanciano”.

E dopo una mezz’ora spesa a parlare di matrimoni gay e unioni civili, si è finalmente entrati nel vivo della serata. “L’ignoranza è peggio della corruzione tra chi ci amministra - afferma il critico d’arte - perché non sapere cosa si sta facendo è peggio che farlo per soldi”. Una critica a 360 gradi per i governanti che, a suo parere, hanno distrutto il nostro patrimonio culturale e deturpato i nostri centri storici in cambio di favore di palazzi orrendi e progetti insensati.

Infine, grazie all’aiuto di alcune immagini, ha presentato il suo libro, terzo tomo della serie “Il tesoro d’Italia”, intitolato “Dal Cielo alla Terra: da Michelangelo a Caravaggio”.

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