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Chi c'era ieri sera sulla Torre Civica?

La performance di Nicola Antonelli per le Feste di Settembre

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LANCIANO - Dopo i fuochi, ieri sera, i lancianesi sono rimasti ancora un po' con lo sguardo all'insù. Non all'ippodromo Villa delle Rose, ma in piazza, con gli occhi rivolti verso la Torre Civica.

Prima delle ombre da dietro l'orologio. Strane e un po' inquietanti. Che a tratti non facevano leggere le lancette che segnavano le 12.35 e poi creavano giochi di luce e riflessi fin più su. E poi un uomo, in maniche di camicia, con un palloncino rosso che vola via, appeso a testa in giù, con una corda legata ai piedi. Era Nicola Antonelli, eclettico artista, autore dell'opera "nido di ragno nella loggia", attualmente esposta sulla Torre in piazza Plebiscito.
Antonelli ci ha abituato alle sue particolari performance ed installazioni anche a Con(Fusioni), la rassegna di arte contemporanea ideata da Arena7.

"Nido di ragno nella loggia", quella ragnatela sulla Torre che chiude una delle logge, appunto, come ci dice lo stesso Antonelli, vuole simboleggiare quella rete di convenzioni sociali che hanno portato alla decadenza dell'uomo contemporaneo. "Io mi interrogo sull'uomo in generale - afferma Antonelli - e rifiuto una visione strettamente legata alla realtà locale". Certo, l'allegoria che sta dietro la sua performance, proprio perché pensata a livello generale, può facilmente essere rapportata ad una realtà di provincia come quella di Lanciano.
"Io - prosegue Antonelli - come artista contemporaneo - sfrutto tutti i mezzi che ho a disposizione e so che andrò incontro a rischi e critiche". Ma se si espone così tanto, è proprio perché, attraverso la sua arte, in maniera forse utopica, spera di contribuire ad un futuro migliore. La ragnatela, illuminata retrospettivamente, vuole essere un simbolo che va un po' in controtendenza rispetto allo sfarzo solito delle Feste. Un uomo solo, con poco, riesce ad illuminare ed a entrare in contatto con una struttura imponente come la Torre Civica.
"Il mio - conclude Antonelli - vuole essere un invito a superare i meccanismi classici dell'oggi ed a elevarsi".

E come tutto ciò che ruota attorno all'arte contemporanea, la performance di ieri sera, ha generato reazioni ed interpretazioni contrastanti. C'è chi è rimasto affascinato e chi perplesso. C'è chi ha visto nella ragnatela una provocazione che vede nella tradizione una trappola che l'uomo, "il ragno", si è inconsciamente creato da solo. C'è chi ha visto nel palloncino rosso che vola, un cuore che pulsa al di là di tutto. E c'è chi, grazie a Nicola Antonelli, ha guardato la Torre Civica in modo diverso, nuovo.

In ogni caso, ha reso più movimentata la serata del 14 settembre .

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