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Il lupo della Majella corre in Germania

L'artista Morena Antonucci a Wolfburg con "Il lupo di Maja"

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Si è da poco conclusa, a Wolfsburg, la mostra personale “Il lupo di Maja – Majas wolf” dell’artista italiana Morena Antonucci.

Era il 2004 quando la pittrice Morena Antonucci, intraprendeva il suo viaggio che da Latina la portava a Colledimacine, fino ad arrivare a stabilirsi a Fossacesia.

Morena ha amato da subito il territorio abruzzese: la Majella, le pietre, i fiori, le piante, le voci di un passato mitico l'hanno ispirata sin dal principio. È tra le rocce che è apparsa agli occhi dell’artista una figura particolare, ricca di una valenza magica e sacrale: il lupo italico, "il lupo di Maja". L’animale, protagonista del suo trascorso artistico esistenziale "Proiezioni sostenibili" patrocinato sin dagli esordi dall'Ente Parco della Majella, è divenuto poi tema di un ciclo di dipinti esposto in prestigiose sedi nazionali ed internazionali: il Museo Michetti di Francavilla al Mare, il Palazzo degli Studi di Lanciano, il Théâtre des Capucins di Lussemburgo, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia (Germania), la Galleria Trifoglio Arte e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.

Nello scorso maggio il Lupo di Maja è corso incontro ad un altro lupo, quello tedesco simbolo della città di Wolfburg, nella bassa Sassonia. Il lupo, emblema di libertà e coraggio, è stato protagonista di una mostra presentata con successo presso l’Istituto Italiano di Cultura della città. Il percorso espositivo si è proposto come metafora "dell’incontro/scontro tra due culture che evoca un rapporto dialogico e costruttivo, un confronto positivo tra Italia e Germania".

Circa venti le opere della mostra, fortemente voluta dal Console Generale di Hannover, in collaborazione con l’Associazione Culturale Abruzzesi. Il comune di Wolfburg ha deciso di acquistarne una, un acrilico su tela di grandi dimensioni che entra a pieno titolo nel Planetarium di Wolfsburg, uno dei luoghi più visitati del centro cittadino.

"Il dipinto raffigura l’incontro tra due lupi – ha spiegato Morena Antonucci - che si affrontano studiandosi a vicenda. Sulla sinistra il lupo tedesco, perfettamente integrato nel suo ambiente naturalistico, un paesaggio descritto con il colore giallo. È il colore della ginestra, una pianta che nasce spontaneamente sulle rocce e ben si adatta a rendere la forza del carattere tedesco. Sulla destra invece il lupo italiano che veloce si rapporta con un rosso intenso. È il rosso tipico dei papaveri, un colore caldo che ricorda la fragilità del fiore ma che contestualmente rimanda alla solarità e alla vitalità tipiche di un carattere mediterraneo".

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