Partecipa a Lanciano News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Intervista a Stefano Angelucci Marino, direttore artistico delle Feste

Scopriamo con lui le gioie e i "dolori" delle Feste 2014

Condividi su:

Abbiamo intervistato Stefano Angelucci Marino, attore e regista, organizzatore e autore di spettacoli, fondatore e direttore artistico della compagnia Teatro del Sangro e del Teatro Studio di Lanciano. La sua esperienza lo porta a diventare nel 2012 direttore artistico delle Feste di Settembre, collaborazione proseguita nel 2013 e nel 2014. 

Qual è il tema (o l’idea) delle Feste 2014?

Il concetto da cui siamo partiti già nel 2012 – primo anno in cui ho curato l’organizzazione delle Feste di Settembre – è “Una tradizione viva”. Lanciano ha una tradizione radicata rispetto alle feste patronali, che va rinnovata di anno in anno; una tradizione che deve conservare gli elementi di ‘autenticità’ che si trascina dietro da secoli, ma che deve essere arricchita con idee sempre nuove e moderne.
Anche quest’anno, quindi, come è accaduto negli ultimi due anni, le Feste di settembre rispetteranno la ‘sacralità’ della tradizione che sarà, però, arricchita da molti elementi di novità.

Come si concilia una tradizione (di 180 anni) con l’idea attuale della “notte bianca”?

Lanciano vanta il ‘primato’ di aver organizzato la prima “Notte Bianca”, ma si tratta di un evento che con l’accezione che si dà oggi a questo termine ha davvero poco a che fare. La “Nottata” di Lanciano è innanzitutto un momento religioso, legato alla Madonna del Ponte; tutte le iniziative collaterali organizzate durante la Notte del 13 settembre sono un di più – che va benissimo, ovviamente – ma che non fa venire meno l’aspetto legato alla tradizione, anzi. Le altre Notti bianche, invece, sono iniziative di puro divertimento, che nulla hanno a che fare con la Nottata lancianese.

Il lavoro da fare è enorme, qual è il primo passo organizzativo? Da cosa si parte?

Si parte dall’amore per questa città, che fa superare le criticità, i problemi, le difficoltà e le critiche. L’amore per Lanciano è il punto di partenza per organizzare le Feste di Settembre, ma è anche il punto di arrivo, perché tutto si fa perché nella nostra città le Feste di Settembre restino una ‘tradizione viva’.

Dopo l’esperienza di qualche anno a capo del Comitato di organizzazione, qual è la difficoltà più grande?

Negli ultimi anni, soprattutto dalla mia prima ‘gestione’ del 2012 – e poi via via peggiorando – la difficoltà più grande è stata di certo quella economica. La crisi generale, le difficoltà che vivono le casse comunali di questa città e il senso di paura e preoccupazione che si è ormai sedimentato nei cittadini, hanno ridotto di tantissimo il budget a disposizione delle Feste di settembre, che si è via via assottigliato rendendo impossibile l’organizzazione di eventi del calibro di alcuni degli anni passati. Ormai dobbiamo ‘ripensare’ le Feste di Settembre, e la nostra scelta è stata quella di salvaguardare una serie di eventi che erano, per noi, imprescindibili: la Fiera di Sant’Egidio, il Dono, le Luminarie, i Fuochi pirotecnici, la banda, le Giostre. Quanto all’aspetto legato alla musica e allo spettacolo, dopo due anni dedicati ai giovanissimi (2012 ‘Bandabardò’ e 2013 ‘Après La Classe’) abbiamo pensato a un cantautore italiano di assoluto livello, Fabio Concato, che riesce ad andare incontro ai gusti di tante generazioni.

E quale invece l’aspetto più semplice, quello che viene in automatico?

Nulla è semplice alle Feste di Settembre! Per quanto mi riguarda, mi facilita il compito la lunga esperienza che ho in questo settore, frutto di tanti anni di lavoro nell’ambiente dello spettacolo.

Tre aggettivi per descrivere le Feste, questa nostra grande tradizione

Tradizionali, appunto. Ma anche ‘innovative’ – siamo state tra le prime iniziative, ormai tre anni fa, ad avere una massiccia presenza sui social e un livello di interazione e coinvolgimento altissimo. Il terzo aggettivo che mi viene in mente è ‘chiacchierate’, perché le Feste di Settembre, nel bene e nel male, fanno sempre parlare tanto… e meno male!

Le Feste di Settembre e i lancianesi. Perché questo legame dura da così tanto tempo? E quale aspetto lega così tanto evento e cittadinanza?

Perché Lanciano e i Lancianesi possono avere tanti difetti, ma hanno un senso di comunità e fratellanza altissimo, e forse le Feste di Settembre sono uno di quei momenti in cui questo sentimento viene più fuori, in cui tutti si riversano sulle strade cittadine per partecipare alla “Festa”. Proprio in questi giorni, con la storia di Lorenzo Costantini, il giovane lancianese che sta lottando contro una forma gravissima di leucemia, sta venendo a galla quanto i lancianesi, quando si tratta di fare gruppo, sono davvero una “squadra fortissimi”.

Condividi su:

Seguici su Facebook