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Chef per i nostri amici a 4 zampe!

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Risalire all’origine delle materie prime del mangime industriale per cani è difficile, così sono ancora molte le persone che preferiscono optare per un'alimentazione di tipo casalingo. Il timore è che in questi prodotti industriali ci possano essere sostanze dannose per il cane, come additivi (coloranti, aromatizzanti ecc.), materie prime di scarsa qualità, ecc. Non dobbiamo poi dimenticare che gli scarti della macellazione e dei cereali, non adatti all'alimentazione umana (interiora, ossa, cartilagini, grassi irranciditi, parti malate, ecc.), vengano in qualche modo riciclati nella produzione dei mangimi industriali per cani.

La razione casalinga da preparare al nostro amico a 4 zampe sarà composta da una parte di carne, una di fonti amilacee e una di verdure, ad esempio "carne-riso-carote". Tuttavia, per non commettere errori, è importante conoscere bene gli alimenti consentiti e quelli da evitare, o da somministrare con parsimonia. 

Gli umani amano diversificare la propria alimentazione, ma ciò non vale per il cane e soprattutto per il suo apparato digestivo. Infatti, vanno evitati i continui mutamenti alimentari, che potrebbero provocare l'insorgenza di fenomeni gastroenterici.

La preparazione di un pasto a base di carne (manzo, tacchino o pollo), riso o pasta ben cotti, verdure (carote e zucchine lessate), è sicuramente molto impegnativa per il proprietario, ma più apprezzata e genuina per il cane.

Il cane gradisce maggiormente un alimento umido rispetto ad uno secco, una razione calda rispetto ad una fredda, ed un piatto ricco di grassi rispetto ad uno povero di tali nutrienti. Da adulto, tollera con difficoltà il lattosio, per cui la somministrazione di dosi importanti di latte potrebbe indurre la comparsa di diarrea. Anche gli amidi ed i carboidrati in genere vengono digeriti con una certa difficoltà, per cui si consiglia la somministrazione di pasta e riso stracotti, senza comunque esagerare con le quantità.
Va evitata la carne cruda di maiale per il rischio di pseudorabbia, un'encefalite letale provocata da un virus a cui l'uomo risulta immune. Va inoltre evitata la somministrazione di cibi freddi da frigo o troppo caldi, quella dell’albume d’uova crudo o di razioni eccessive o troppo frequenti di fegato. Il tuorlo, invece, è ottimo anche crudo, perché ricco di grassi e vitamine.

Come tutti (o quasi) sanno, assolutamente da evitare sono le ossa di pollo e coniglio, nonché le costolette di maiale: queste ossa possono rompersi con facilità in segmenti acuminati e taglienti, potenzialmente capaci di soffocare l'animale, ostruire l'intestino o danneggiare le pareti dell'apparato gastroenterico. Però, non bisogna dimenticare che i cani hanno un gran bisogno di masticare e, quindi, di tanto in tanto, è possibile lasciarli divertire con un osso di bue da poter rosicchiare.

Da bandire nella ciotola del proprio cane sono anche dolci, cioccolato, formaggi stagionati ed insaccati grassi (si tenga conto che 200 grammi di cioccolato extrafondente possono uccidere un cane da 12 kg).

Anche se non è chiaro il motivo, l'ingestione di uva e uvetta da parte del cane può causare insufficienza renale, quindi da evitare.

Alcolici in genere non vanno in alcun modo somministrati al cane. Questo perché nell'animale l'alcool produce lo stesso effetto sul fegato e sul cervello che ha sugli esseri umani. Per giunta, ne occorre molto meno per causare problemi al cane, come vomito, diarrea, depressione del sistema nervoso centrale, problemi di coordinazione, difficoltà respiratoria e coma sino alla morte.

L'alimentazione del cane dovrebbe essere priva di aglio e cipolle, che già a piccole dosi producono un effetto negativo sulla salute dei globuli rossi circolanti. Molto spesso la polvere di cipolla è presente come aromatizzante negli omogeneizzati per umani, che devono per questo essere esclusi dall'alimentazione del cane, specie se malato.

Nella dieta del cane non devono mancare le giuste quantità di verdure, alimenti poco appetitosi, ma necessari per l'apporto vitaminico-minerale e per la regolazione della sua attività intestinale. Per essere digerite, le verdure hanno bisogno di una cottura prolungata, che disperde però gran parte del loro contenuto vitaminico. Per questo motivo, l'acqua di cottura può essere recuperata allo scopo di ammorbidire quanto presente nella ciotola del cane.

Cosa molto importante è che i padroni non si lascino dissuadere dalla richiesta di cibo extra, poiché i cani svilupperebbero ben presto raffinate tecniche persuasive a cui sarebbe davvero arduo resistere. Cedere a simili moine aumenterebbe il rischio che l'animale diventi obeso e soffra delle malattie correlate al grave sovrappeso.

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