Figlio di contadini, quando rimase orfano decise di iniziare il cammino del sacerdozio, ma da subito si impegnò per avvicinare alla fede i giovani ragazzi del suo paese con la fondazione della Società dell’allegria. Nonostante molte difficoltà , riuscì a terminare tutti gli studi e si preparò ad ottenere l’ordinazione sacerdotale nel 1841.
Nella sua città e non solo, viene ricordato ancora oggi con molto vigore perché per tutta la sua vita mantenne la volontà di aiutare i giovani, andò nelle strade per parlare con loro e dargli una seconda possibilità nella società .
La sua attività educativa culminò con l’istituzione della Società Salesiana, l’istituto religioso che da allora si occupa dell’educazione dei giovani nelle scuole, negli oratori e nei centri di formazione professionale.
Nel 1875 Don Bosco partì alla volta dell’Argentina insieme ad altri Salesiani che lo aiutarono nella fondazione di scuole di arti e mestieri in favore dei giovani migranti senza formazione.
Morì nel 1888, venne poi canonizzato nel 1934, ma il suo culto è ancora molto vivo non solo tra i suoi concittadini ma in tutta l’Italia dove sorgono numerose chiese salesiane in suo onore.
Raffigurato sempre in mezzo ai giovani, la Chiesa lo ricorda soprattutto per la sua attività educativa e di promozione sociale.
Buon onomastico ai nostri lettori che oggi celebrano il sacerdote piemontese.
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