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Oggi è San Giorgio, cavaliere che sconfisse il drago e patrono degli Scout

Redazione
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Oggi la Chiesa ricorda il cavaliere San Giorgio, nato nell’odierna Turchia intorno al 280.

Cresciuto nel segno della religione cristiana, si trasferì in Palestina e si arruolò nelle truppe dell’Imperatore Diocleziano. Dimostrò di essere un valoroso combattente, ma proprio per la sua religione venne processato. Rifiutò di compiere sacrifici agli dei e dopo atroci torture, venne ucciso per decapitazione.

Intorno alla sua figura si concentrano numerose leggende, si racconta che nella città di Silene in Libia, la popolazione veniva minacciata dal drago che viveva in uno stagno. Per placare la sua ira, gli abitanti offrivano in sacrificio una pecora e un fanciullo.

Un giorno venne estratta la figlia del re che in lacrime si avvicinò allo stagno, ma passò San Giorgio e le promise che l’avrebbe salvata dalla bestia. Il drago uscì dall'acqua e San Giorgio a cavallo lo affrontò, lo trafisse con la sua spada e liberò tutti gli abitanti.

Il suo culto è molto diffuso in Italia e non solo, è considerato il protettore di arcieri, cavalieri e soldati, ma anche di tutti gli Scout che riconoscono nel Santo  il simbolo del bene che trionfa sul male.

Proprio in questo giorno gli Scout e le Guide lo celebrano con il Campo di San Giorgio durante il quale, oltre a numerose attività all’aperto, rinnovano la promessa, l’appartenenza al movimento e l’osservanza della legge scout.

Buon onomastico a tutti i nostri lettori con il suo nome che, dal greco, significa “lavoratore della terra”.

 

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