Figlia di una nobile famiglia romana, educata dai più illustri maestri di Roma del suo tempo, Santa Cecilia sposò il giovane nobile Valeriano. Il giorno delle sue nozze, si narra che mentre tutti festeggiavano inneggiando gli dei pagani, lei rivolgeva preghiere per conservare intatta la sua fede. Subito dopo il matrimonio si confidò con il suo sposo che, profondamente colpito dalle parole della Santa, decise di ricevere anche lui il battesimo.

A causa della conversione, suo marito Valeriano venne subito imprigionato e ucciso insieme a suo fratello. Santa Cecilia dopo aver pianto il suo giovane marito cercò di resistere alla morte, morì infatti dopo giorni di agonia perché i soldati non riuscirono ad ucciderla, ostacolati da una forza misteriosa.

In questo giorno musicisti e cantanti celebrano la Santa, infatti prendendo spunto da un brano della Passio, in riferimento forse al suo matrimonio, si narra che la Santa rendeva omaggio a Dio intonando canti con il suo organo.

Da questa interpretazione il suo culto si è diffuso rapidamente come patrona della musica e, a partire dal XV secolo, venne rappresentata nelle immagini sacre e nelle opere di Raffaello, Guido Reni e molti altri come la vergine con l’organo o con altri strumenti musicali.

Cecilia, nome di una gens romana discendente da Caeculus, può essere anche ricondotto al cognomen romano Caecilia, che dal latino significa “cieco”.

Auguri di buon onomastico a tutte le nostre lettrici che portano il nome della Santa della musica.   

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