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A Natale bimbi e insegnanti impegnati nelle recite scolastiche

Il concerto "Note di Natale" della scuola Maria Vittoria

Redazione
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Tanta emozione sul palco e nella platea della Sala Mazzini questa mattina. In scena “Note di Natale”, il concerto-spettacolo dei bambini di alcune sezioni della scuola dell’infanzia “Maria Vittoria”. Bambini dai 3 ai 5 anni che hanno saputo catturare il pubblico di genitori e nonni emozionatissimi, con le loro voci, la loro simpatia e la voglia di essere protagonisti per un giorno.

Ad aprire la rappresentazione una sfilata di piccoli San Giuseppe, Maria, angioletti e pastorelli, che hanno dato vita ad un mini presepe. E poi via alla musica con il concerto dei bambini di 4 e 5 anni che hanno cantato Din Don Dan, Bianco Natale, L’Albero di Natale e altri canti natalizi, accompagnati da veri musicisti. Una band composta da percussioni e fiati ha infatti supportato e reso ancora più intensa l’esibizione dei piccoli cantori della quinta e della settima sezione della scuola “Maria Vittoria”, che oltre a cantare si sono lanciati nel ballo de “La tarantella battente di Babbo Natale” con tamburelli e tanta allegria.

E non sono mancate le sorprese. L’arrivo degli zampognari e delle loro melodie nostalgiche ha emozionato gli spettatori e ammaliato i bambini, rimasti immobili durante tutta l’esecuzione di “Tu scendi dalle stelle”. Mentre la conclusione della festa è toccata a Babbo Natale, che ha portato sul palco doni per tutti.

Le recite e gli spettacoli natalizi sono numerosissimi in questi giorni e interessano tutte le scuole, da quelle dell’infanzia alle primarie. Raccontando uno di questi spettacoli abbiamo voluto dare rilievo a queste iniziative, che sono sicuramente secondarie perché coinvolgono perlopiù genitori e parenti dei bambini, ma che non lo sono per l’impegno e la dedizione che richiedono. Un impegno enorme da parte degli insegnanti, che lavorano per mesi agli spettacoli, confezionando costumi e realizzando scenografie, e un impegno altrettanto imponente da parte dei piccoli che, grazie a queste occasioni, si confrontano con le loro emozioni e con i loro timori per diventare sempre di più parte della "comunità".

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