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Anche a Castel Frentano si rinnova il rito de "lu fucaracchie"

La tradizione di origine rurale in onore dell'Immacolata Concezione rivisitata nei giorni nostri

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CASTELFRENTANO - Come vuole la tradizione, in tutto il territorio frentano, ma anche in molte località abruzzesi, nella sera del 7 Dicembre si accende una sorta di "falò", chiamato in dialetto "lu fucaracchie" in onore dell'Immacolata Concezione.

Questa tradizione, molto sentita in particolare nelle zone rurali, oltre alla devozione racchiude anche un duplice significato: il primo, in senso liberatorio per allontanare la malasorte, le malattie e gli eventi catastrofici naturali, e il secondo, propiziatorio, per assicurarsi raccolti abbondanti, salute e amore. Sempre nel giorno della vigilia poi, si praticava il digiuno di carne e si poteva mangiare solo all'imbrunire pietanze a base di verdure e pesce.

Tanti quelli che hanno deciso di spolverare l'antica usanza, anche a Castel Frentano infatti questo rito, da ormai dieci anni, ha trovato nuova vita con l'Associazione Immacolata Concezione, grazie alla presenza soprattutto di giovani residenti nel quartiere, che hanno deciso di condividere questo evento con tutta la cittadinanza.

Questa sera, infatti, subito dopo la messa vespertina della vigilia dell'8 Dicembre come da tradizione sarà acceso il fuoco in onore dell'Immacolata Concezione, la tradizione ma accompagnata dal rinfresco gratuito per tutti a base di castagne, crispelle e vin brulè.

 

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