LANCIANO - Si rinnoverà oggi pomeriggio la tradizione frentana per eccellenza, dalle 18.00 alle 19.00, con il suono inconfondibile della Squilla. Oggi, 23 dicembre, è il giorno del Natale lancianese.
La tradizione delle tradizioni che, istituita nel 1589 da mons. Paolo Tasso, con una processione nella chiesetta dell’Iconicella, vuole ricordare e rinnovare il cammino di Giuseppe e Maria da Nazareth a Betlemme, tutt’oggi rimane la più sentita dai lancianesi tutti.
La sera dell’antivigilia, a Lanciano, dopo aver partecipato alla processione ed al tradizionale scambio di auguri in piazza Plebiscito, mentre ancora i rintocchi della Squilla inebriano la città, si torna a casa, si prega, ci si stringe attorno al parente più anziano e si accende un lume sui balconi in segno di pace e riconciliazione. Per poi, alle 19.00, quando alla Squilla si uniscono le campane di tutte le chiese della città, scambiarsi i regali e festeggiare attorno ad una tavola imbandita con tutte le specialità tipiche del nostro territorio.
E anche quest’anno, la tradizione si rinnova. Alle 15.00 ci sarà la Santa Messa presso il cimitero comunale celebrata dall’arcivescovo mons. Emidio Cipollone. Alle 16.00, poi, ci si ritroverà in piazza Plebiscito, davanti la Cattedrale, per dirigersi tutti insieme verso la chiesetta dell’Iconicella, dove si ascolterà il messaggio augurale dell’arcivescovo, per poi tornare in processione, con le fiaccole accese, in piazza Plebiscito, dove ascoltare, non solo con le orecchie, ma soprattutto col cuore, il suono inconfondibile della Squilla.
Perciò non ci resta che augurare una buona Squilla a tutti voi dalla redazione di lancianonews.net.