ATESSA – Pronto il rapporto annuale redatto dall'Arta a seguito del monitoraggio effettuato dalla centralina di misurazione posizionata in Contrada Saletti, all’interno della zona ad alta concentrazione industriale.
L’estate scorsa era stata infatti riattivata dall'azienda dopo alcuni problemi emersi nella gestione del servizio, affidata prima al Mario Negri Sud e poi interrotta per ragioni economiche. In questo anno la centralina, di proprietà della Provincia di Chieti, ha ripreso registrare la concentrazioni di polveri sottili PM10, benzene, toluene, xilene e monossido di carbonio, oltre a fornire informazioni metereologiche grazie alla presenza di sensori specifici.
Proprio in questi giorni, a distanza di un anno, l’Arta ha pubblicato il rapporto relativo all’intero 2015 redatto dal dott. Di Tommaso Sinibaldo e dal dott. Carlo Colangeli, con la firma del dirigente chimico Sebastiano Bianco.
Dai commenti espressi dall’azienda a partire dai dati annuali, sugli inquinanti sembra esserci il rispetto degli indicatori di legge, negli ultimi mesi dell’anno si sono registrati però dei picchi dei livelli di inquinamento, flessioni che l’Arta attribuisce alla velocità del vento che, proprio sul finire dell’anno, ha registrato valori minimi e per cui le particelle sarebbero rimaste nell’aria.
Valori differenti per quanto riguarda i composti aromatici dovuti ai processi di combustione e all’uso di solventi e diluenti utilizzati dalle aziende presenti in prossimità della centralina di rilevamento. Per le polveri sottili PM10 inoltre, l’Arta sottolinea come non si siano registrate criticità “solo una volta nell’anno la concentrazione ha superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo, - scrive l’Arta - evento certamente legato a fenomeni di trasporto di polveri sahariane, fenomeni che hanno interessato anche altre regioni e che si sono avuti anche per la presenza di venti dominanti di notevole intensità provenienti proprio dal quadrante SO-SSO”.
“I dati rilevati hanno anche mostrato una flessione delle concentrazioni degli inquinanti nell’arco orario 10-17, flessione favorita dall’innalzamento dell’intensità di venti provenienti dalla costa adriatica. L’analisi dei dati rispetto alla settimana, invece, evidenzia una notevole flessione delle concentrazioni di Toluene m-p Xilene nel fine settimana, andamento che è legato al calo delle attività produttive nei giorni di sabato e domenica. Peraltro, ad ulteriore conferma, nei fine settimana la presenza in atmosfera dei composti aromatici monitorati (Benzene, Toluene e m-p Xilene) rispetta rapporti e sincronia tipici dei processi di combustione autoveicolare”.
Il rapporto completo del 2015 è disponibile e scaricabile dal sito dell’Arta.