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La Provincia di Chieti per la viabilità

Interventi strategici

La Redazione
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Nei giorni scorsi la Giunta Provinciale di Chieti ha individuato 12 interventi strategici in materia di viabilità, da proporre alla Regione Abruzzo per l'inserimento nel Programma triennale della viabilità regionale 2011-2013. Gli interventi consistono in opere di riqualificazione, ammodernamento e sviluppo di infrastrutture a rete e opere di manutenzione straordinaria finalizzate al conseguimento degli standard di qualità e degli obiettivi di sicurezza della rete viaria, per la cui realizzazione sono previsti circa 21 milioni di euro. Tra gli interventi previsti, sul versante Frentano-Marrucino sono stati individuati il collegamento tra il comprensorio di Guardiagrele e quello di Castel Frentano - Lanciano attraverso la riqualificazione dell'asse di collegamento costituito dalla ex SS 363 e l'ulteriore intervento della Ortona Casello A14 - Porto di Ortona oltre che la riqualificazione della ex SS 119 Sangritana. Nel Vastese sono stati privilegiati gli assi della Fondo Valle Treste e della Fondo Valle Sinello, oltre alla manutenzione straordinaria della viabilità dell'alto Vastese. Il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ha dichiarato che nella scelta degli interventi hanno avuto un ruolo decisivo quelli che possono favorire il movimento turistico, come la realizzazione della strada di collegamento tra le Province di Chieti e L'Aquila nel Parco della Majella, un collegamento fra i principali altipiani maggiori e l'alto Sangro che potrà dare nuove speranze ad un importante ed esteso comprensorio della nostra provincia. Nella stessa direzione si considerano il potenziamento dell'asse di penetrazione Valle dell'Aventino - versante della Majella, che restituisce un ruolo centrale alla stazione sciistica della Maielletta. Il vice Presidente e Assessore alla viabilità Antonio Tavani ha commentato a riguardo che si è puntato su obiettivi ritenuti prioritari e questo spiega perché gli interventi proposti siano meno della metà rispetto al passato, 12 invece di 26. “Abbiamo individuato – ha sostenuto Tavani - assi di penetrazione che puntano verso le zone interne, quelle che più soffrono per la qualità della viabilità. Ma la vera novità, che riteniamo una vera e propria svolta da un punto di vista etico, è l’aver deciso di puntare su interventi di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza del patrimonio viario esistente, rinunciando alla realizzazione di nuove arterie, piccole o grandi che siano. Sarebbe assurdo, infatti, soprattutto alla luce della crisi che viviamo e della scarsità di risorse finanziarie, spendere soldi per mettere in cantiere nuove opere che sarebbero destinate a rimanere grandi o piccole incompiute”.
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