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Piano Regolatore: una vittoria per tutta la città

D'ortona soddisfatto per l'approvazione del nuovo PRG.; restano dubbi invece sull'ex STU

La Redazione
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LANCIANO. L’approvazione del Piano regolatore generale, votato ieri sera nel corso del Consiglio comunale di Lanciano, non rappresenta una vittoria della maggioranza o dell’opposizione, ma una vittoria di tutta la città, che può finalmente ripartire con il rilancio urbanistico da troppo tempo fermo”. A sostenerlo è Manlio D’Ortona, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, che esprime totale soddisfazione rispetto all’approvazione dello strumento urbanistico. “La decisione dell’opposizione di votare a favore del Prg – aggiunge D’Ortona – dimostra la nostra capacità di essere costruttivi e propositivi quando sul tavolo della discussione c’è l’interesse pubblico. Peccato che la votazione non sia passata all’unanimità, con l’astensione del consigliere di maggioranza Alex Caporale; un Consiglio comunale per una volta compatto e unito sarebbe stato un bel segnale da dare ai cittadini. Non è il momento della polemica – puntualizza il capogruppo del Pdl – ma forse la maggioranza, anche alla luce di quanto accaduto ieri, dovrebbe rivedere il proprio assetto interno e non criticare, come spesso fa, le scelte dell’opposizione, che ieri si è invece dimostrata disposta a collaborare”. Il Piano regolatore generale, frutto di un lavoro lunghissimo, ma necessario, permetterà a Lanciano di ripartire, perché dallo sviluppo urbanistico della città dipende la sua capacità di rilanciarsi e valorizzarsi da un punto di vista economico, produttivo, sociale e culturale: “Un plauso va all’amministrazione Pupillo – rimarca D’Ortona – e in particolare all’assessore all’Urbanistica Pasquale Sasso che è riuscito a dare un’accelerazione all’approvazione del Piano. Ma non bisogna dimenticare che gran parte del lavoro di programmazione e pianificazione è stato fatto dalle passate amministrazioni, e in particolar modo dall’ex assessore Marco Di Domenico e dai consiglieri allora in amministrazione”. Utilizzando una metafora si può dire che l’acqua bolle a 100° gradi e allora le amministrazione comunali passate sono riuscite a portare la temperatura a 99° gradi mentre l’amministrazione Pupillo ne ha aggiunto solo l’ultimo, facendo bollire si l’acqua a 100°, e quindi determinante, ma inutile senza il grande lavoro fatto in precedenza per arrivare a portare la temperatura a 99°; rimane comunque un piano regolatore pensato dall’amministrazione precedente e con i suoi contenuti; oggi il loro contributo si giustifica con una conseguente proposta di variante; ovvero si approva il piano oggi e nello stesso giorno propongo delle modifiche; lascio ai cittadini l’eventuale analisi. Alla soddisfazione per l’approvazione del Prg non può sommarsi un’analogo compiacimento per quanto riguarda i programmi integrati ex Stu, anch’essi votati ieri in Consiglio comunale. “La maggioranza – spiega il capogruppo del Pdl – ha sostenuto di aver modificato l’intervento, rispetto a quello impostato dalla passata amministrazione, valorizzando gli spazi verdi a discapito della cementificazione. Non è affatto vero, perché nel comparto Torrieri esistono quattro opzioni concessi al consorzio proprietario e l’ultima prevede comunque un delta di volumi edificatori a condizione che vengano realizzati in altri siti; quindi nel complesso si vanno a realizzare nel territorio di lanciano, qualora si scegliesse questa opzione, maggiori volumi edificatori; Tra l’altro – aggiunge D’Ortona – con specifico riferimento all’area di piazza D’Amico il programma approvato dall’amministrazione Pupillo ha di fatto eliminato il progetto relativo ai parcheggi (un solo piano di 110 posti macchina), un problema di cui la città soffre particolarmente e che la passata amministrazione aveva cercato di risolvere. Anche rispetto alla delocalizzazione dell’area Fiera la maggioranza ha fatto un passo indietro, perché la diminuzione dei volumi residenziali in questo specifico ambito, mina alle fondamenta la possibilità di delocalizzare questo intervento in quanto in questo modo vengono meno le risorse immobiliari a disposizione del Comune per rendere fattibile questa operazione di spostamento; il rischio che si corre è fermare un altro aspetto importante per la crescita della città quale la nuova Fiera.
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