Compie venticinque anni dimostrandosi una delle borse turistiche più longeve d’Europa ed in vista del prossimo Expo di Milano rilancia, grazie alla formula di un turismo verde ed innovativo la sfida della sostenibilità e della green economy: stiamo parlando di Ecotur importante workshop dedicato al mercato turistico di qualità che anche quest’anno si è tenuto presso l’Auditorium Diocleziano di Lanciano.
Ed è proprio la qualità e la professionalità dei numerosi buyer italiani ed internazionali presenti questa mattina, il tema portante di questa prestigiosa edizione dell’evento che come testimonia il presidente Enzo Giammarino: “offre un business qualificato e sempre più performante con tour operator selezionati e qualificati nell’ambito di quel turismo verde e blu dedicato ai parchi alle riserve, al mare, ed alla montagna rinnovando inoltre quel forte connubio tra cultura, natura e sapori diventato oggi sempre più centrale anche in vista della grande esposizione universale di Milano”.
Tema fondante di Ecotur è quindi la valorizzazione e fruizione di quelle regioni e località che pur fuori dal pubblicizzato turismo di massa, rappresentano oggi in maniera crescente una parte importante nell’economia italiana. “Ci aspetta un anno ricco di attese e di appuntamenti importanti” ha continuato Giammarino, visto che dopo il già citato Expo, sarà la volta dell’Anno Santo istituito da Papa Francesco evento questo che andrà ad interessare l’altra frontiera della promozione territoriale: ovvero quel turismo culturale e religioso che partendo dai grandi santuari e attraverso i luoghi della fede nazionali ed europei sta trovando sempre maggior riscontro tra gli operatori del settore.
A margine della mattinata di lavori, è stato inoltre illustrato il 12° Rapporto sul Turismo Natura, realizzato dall’Osservatorio Ecotur in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Istat e la Regione Abruzzo. A presentarlo presso la Sala Mazzini è intervenuto oltre al presidente di Ecotur Giammarino, il prof. Tommaso Paolini docente presso l’ateneo aquilano. Tra i numerosi dati emersi importanti sono la conferma del Parco Nazionale d’Abruzzo che si attesta nella “top ten” delle aree naturali più richieste dai visitatori italiani e la forte crescita del turismo costiero che nella nostra regione non rimane limitato alla parte nord come accadeva in passato, ma va ad interessare anche la fascia del litorale frentano e vastese. Urge però come ribadito dallo stesso prof. Paolini “una più efficace politica di marketing turistico che permetta all’Italia e all’Abruzzo di esprimere pienamente le sue grandi potenzialità che ad oggi sono, per diversi ambiti ancora largamente inespresse”: