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Corso Trento e Trieste: il rifacimento è davvero una priorità?

Se lo chiede l'Associazione Lanciano Europa

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Nel pomeriggio di ieri, mentre passeggiavo per le vie della Città di Lanciano, con profonda tristezza ho notato per terra, in pieno Corso Trento e Trieste (all’altezza dell’edicola vicino le scalette di Piazza D’Amico), quantitativi industriali di “guano” di piccione. Stiamo parlando di Corso Trento e Trieste, il luogo preferito dai lancianesi (amministratori e amministrati) per lo struscio serale. Mi faccio un giretto attorno a Palazzo degli studi e noto la stessa identica situazione. Risparmio in questa nota i commenti che alcuni cittadini attenti hanno esclamato alla presenza di qualche ignaro turista. Del resto il cattivo odore non lasciava scampo.

Oggi, domenica 31 agosto, Sant’Egidio, leggo su un importante quotidiano che l’amministrazione comunale ripone nel cassetto oltre 2 (due) milioni di euro (soldi pubblici) che saranno destinati alle tre opere ritenute strategiche dalla stessa maggioranza (spero solo da una parte della maggioranza). Vale a dire: rifacimento di Corso Trento e Trieste, ripavimentazione di Via Dei Frentani e parcheggio delle Ripe. Tuttavia, per onestà intellettuale, si ritiene che questi quattrini non potranno essere spesi causa vincoli del patto di stabilità. Tra me e me dico: evviva il patto di stabilità. Serve a frenare, talvolta, inutili operazioni amministrative.

Questo annuncio mi consente di richiamare le recenti dichiarazioni del consigliere comunale Gabriele Di Bucchianico, il quale giustamente ha sollevato delle questioni di primaria importanza richiamando il programma elettorale del centrosinistra.

Prima di immaginare di spendere milioni di euro in opere non prioritarie, inviterei a prestare maggiore attenzione alla pulizia e al decoro di questa città, alla messa in sicurezza delle strade urbane ed extraurbane, dove si rischia di rimanere intrappolati nei tanti crateri a cielo aperto. La riduzione delle tasse è un fatto positivo se i risparmi vanno recuperati ed indirizzati in questa direzione. Per non parlare poi della più grande Infrastruttura, questa sì strategica per la crescita della città e non solo, vale a dire del volano chiamato Miracolo Eucaristico. L’accoglienza e la ricettività si misurano non sui flussi (che possono anche aumentare vertiginosamente), bensì sulla permanenza (leggasi pernottamento) del visitatore dentro la città. Questa è la vera sfida. Auspico un cambio di rotta. Per il bene di Lanciano e di tutto il comprensorio.

 

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