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Smantellato il Trabocco Turchino. Lanciano partecipa alla ricostruzione

Il Comune fornirà parte del legno necessario

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Si era accasciato su se stesso il mese scorso, dopo una violenta mareggiata. Ora il Trabocco Turchino è stato smantellato definitivamente, in attesa di essere ricostruito a partire da settembre. Uno dei simboli della Costa dei Trabocchi non c'è più, resta a testimonianza del suo glorioso passato solo qualche palo della vecchia passerella.
I lavori, cofinanziati da due aziende del teramano, dovrebbero durare circa tre mesi.

Il Comune di Lanciano ha annunciato che parteciperà fattivamente alla ricostruzione del Trabocco fornendo parte del legno necessario, utilizzando diverse acacie presenti nel territorio comunale che sono diventate infestanti per alcune zone a rischio ad alta densità abitativa e a rischio per l’incolumità pubblica.

L’iniziativa del consigliere comunale Antonio Bianco (Pd) ha trovato accoglimento di tutta l’amministrazione, e in particolare del sindaco e dell’assessore Di Naccio.

“Siamo estremamente soddisfatti di aver contributo alla rinascita del Trabocco del Turchino – afferma il sindaco Mario Pupillo – in questo modo rendiamo diversi servizi utili alla comunità: il risparmio per i cittadini di Lanciano per lavori che altrimenti sarebbero costati molto alle casse comunali, la pulizia di aree comunali, il recupero del legname che altrimenti sarebbe stato smaltito altrove e, ultimo, ma non meno importante, la partecipazione, seppur parziale, alla ricostruzione di un’opera che è entrata nel cuore di tutti e della cui valorizzazione e salvaguardia ci sentiamo tutti responsabili”.

I lavori di diradamento, che l’amministrazione avrebbe dovuto eseguire, inizieranno a partire da lunedì 18 agosto fino al 20, a totale carico della ditta Tenaglia di Casoli, senza alcun onere per il Comune. La ditta si preoccuperà di tagliare i fusti di acacia e di trasportarli nello stabilimento di produzione.

“Inizialmente si era pensato di intervenire nella zona dove sorgerà il parcheggio di Sant’Egidio – dichiara il sindaco - dove la presenza delle acacie è particolarmente impattante sulle abitazioni e sul paesaggio. Tuttavia, dato lo stato dei luoghi, e l’insistenza delle acacie su terreni privati, la ditta non ha ritenuto possibile intervenire in quella zona per prelevare fusti integri.”

Le acacie saranno quindi prelevate nelle zone selezionate dal settore Lavori Pubblici, ovvero nelle aree di proprietà comunale quali zona San Rocco (quartiere Sacca) e nei dintorni del parcheggio di Via Per Frisa (porta San Biagio e quartiere di Lancianovecchia) e zone limitrofe.

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