Lo scrivono Mario Pupillo e Luciano Lapenna per segnalare la loro preoccupazione per la soppressione delle sezioni staccate dei tribunali amministrativi dopo il D.L. n.90/2014 in vigore dal 25 giugno 2014.
La lettera, indirizzata al Presidente del Consiglio Renzi, all’On. Legnini e ai massimi rappresentanti politici della Regione Abruzzo, sottolinea come “la desertificazione dei nostri territori non può essere scambiata per razionalizzazione delle spese e risorse”.
Il Tribunale Amministrativo Regionale d’Abruzzo, con sezione distaccata a Pescara, svolge un ruolo molto importante sul territorio per “la professionalità degli operatori della giustizia, la rapidità con la quale vengono definiti i giudizi, la esemplare produttività, la facile raggiungibilità e la funzionalità della sede” precisano i due primi cittadini. “Peraltro l’utenza del Tar Abruzzo, da quanto ci risulta, vede nella fascia adriatica e nell’area metropolitana Pescara-Chieti la preponderanza rispetto all’utenza dei territori dell’Abruzzo aquilano. La sede regionale de L’Aquila non si presta ad accogliere il personale e le strutture della sezione staccata di Pescara”.
I due sindaci ricordano anche come la soppressione dei tribunali minori abbia beneficiato di un rinvio, motivato dal fatto innegabile che L’Aquila post terremoto sta scontando ancora difficoltà logistiche e amministrative e che quindi non sarebbe in grado di essere l’unico punto di riferimento giuridico regionale. La stessa motivazione potrebbe essere presa in considerazione anche per un ripensamento relativo al Tar.
“Esprimiamo vivo sentito rammarico per questa decisione e il nostro totale dissenso alla paventata soppressione della sezione del Tar di Pescara augurandoci che in sede di conversione del D.L. per il buon funzionamento della Giustizia nel nostro Abruzzo, venga definitivamente abbandonato il progetto di soppressione”.