La Torre di San Giovanni è senza dubbio una delle emergenze artistiche tra le più rilevanti del quartiere più antico della nostra città e rappresenta un’ importante testimonianza del ricco passato medievale di Lanciano. Questo edificio, noto anche come Torre della Candelora, risale al XIV secolo, come risulta da un’iscrizione posta sul paramento murario.
L’edificio era una delle cinque parrocchie del quartiere Lancianovecchia erette intorno all’anno 610 d.C. Notizie certe su quale fosse l’aspetto della chiesa non ci sono. Probabilmente il portale d’ingresso era ogivale e realizzato in pietra arenaria. Certamente, nel 1515, quando venne istituito il Vescovado di Lanciano aveva già una sua parrocchia con diverse anime, mentre nel 1796 appartenevano alla chiesa 560 fedeli. San Giovanni sopravvisse fino al novembre del 1943 quando a causa degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale dopo il violento bombardamento alleato del 22 Novembre ad eccezione della torre superstite andò completamente distrutta.
Rimase quindi il solo campanile, che risale alla seconda metà del XIV secolo ed è simile per foggia e fattura alle coevi torri campanarie di San Biagio, Sant’Agostino e San Nicola. La sua pianta è a forma quadrata, d’impostazione lombarda detta poi del tipo “Lancianese” per i caratteristici marcapiani con archetti triangolari su mensole sporgenti in laterizio, frutto della collaborazione delle maestranze lancianesi con quelle comasche. La struttura muraria è mista di mattoni e pietrame calcareo con cantonali in blocchi di arenaria squadrati. Della cella campanaria rimangono soltanto quattro grossi pilastri in mattoni pieni che sorreggevano la copertura a tetto spiovente.
A seguito del secondo conflitto mondiale, la Torre ha definitivamente perso la sua funziona di campanile per diventare un monumento cittadino e unica memoria storica dell’antico edificio religioso.
L’associazione “Amici di Lancianovecchia”, da circa 2 anni, porta avanti il progetto di un suo restauro e molto è già stato fatto. In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni dell’associazione e delle festività in onore di San Biagio, infatti, sono state promosse campagne di raccolta fondi e di sensibilizzazione civica. Sono stati inoltre eseguiti lavori di pulizia e bonifica con la rimozione dei rifiuti che rendevano critica l’agibilità dei vani interni. Gli architetti dello studio Renzetti hanno realizzato il progetto di restauro e riqualificazione della Torre. E infine, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il tramite dell’architetto Luca Maggi Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, ha dato il nulla osta per l’inizio dei lavori.
il 12 ottobre 2012 sono ufficialmente, e finalmente, iniziati i lavori di restauro che dovrebbero concludersi nell’aprile 2014. Siamo fiduciosi.