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Zes Mezzogiorno, riunione strategica a Roma

L'assessore regionale Magnacca: "Visione politica che rimette proprio il Mezzogiorno al centro dell’attenzione del Governo, quale area strategica per lo sviluppo socio economico dell’intero sistema Paese"

redazione
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Nella Sala Verde di Palazzo Chigi, a Roma, si è tenuta la riunione alla quale hanno partecipato il Governo, le Regioni, l’ANCI e l’UPI per l’approvazione delle linee strategiche della Zes del Mezzogiorno presieduta dalla premier Giorgia Meloni.

In rappresentanza della Regione Abruzzo e su delega del presidente Marco Marsilio, ha partecipato l’assessore allo Sviluppo Economico, Tiziana Magnacca, accompagnata da Stefano Cianciotta, rappresentante tecnico della Regione nella cabina di regia.

“Le linee strategiche del piano della Zes Mezzogiorno – ha commentato al termine della riunione l’assessore Magnacca – esprimono una visione politica che rimette proprio il Mezzogiorno al centro dell’attenzione del Governo, quale area strategica per lo sviluppo socio economico dell’intero sistema Paese. In questo contesto è emerso il ruolo da protagonista dell’Abruzzo. Un percorso che è solo all’inizio ma sul quale investire e crederci per utilizzare appieno la Zes Mezzogiorno anche per rendere ancora più attrattiva e competitiva la nostra regione, Del resto, gli investimenti previsti per l’Abruzzo ci raccontano proprio tutto questo”. 

E’ stato ribadito come nel Mezzogiorno d’Italia, al centro del Mediterraneo, transita il 20 per cento dell’intero traffico mondiale delle merci. L’obiettivo delle linee strategiche della Zes del Mezzogiorno è quello della competitività rispetto all’intero sistema produttivo globale”, sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico. Sono nove le filiere produttive individuate dal tavolo nazionale, per l’Abruzzo si punterà in particolare sulle tecnologie di innovazione: green tech, biotech e digitale.

Questo è l’obiettivo che si vuol realizzare con la Zes Mezzogiorno. Per questo, sono confluiti, in maniera copiosa e non a caso, fondi del PNRR, FESR, FSC e fondi di Coesione, finalizzati soprattutto a raggiungere un livello alto di infrastrutturazione per il Mezzogiorno. In questo quadro sarà importante la capacità di attrazione di grandi investimenti, anche stranieri, tant’è che si è ampliata la lista degli investimenti ammissibili ai fini del finanziamento. "D’altro canto – conclude l’assessore Magnacca – i dati Swimez sul 2023 per il Mezzogiorno sono tutti indicativi di una crescita mai registrata prima e che vedono la nostra regione occupare posizioni di rilievo anche rispetto al resto d’Italia”.

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