LANCIANO -Che questo per la Virtus Lanciano, sarebbe stato un anno difficile e tribolato lo si era capito presto: un mercato estivo forse non all’altezza delle aspettative, i malumori dei tifosi, l’avvicendamento in panchina tra D’Aversa e Maragliulo, le voci mai sopite di una cessione delle quote societarie da parte dei Maio e due pesanti penalizzazioni inflitte alla società rossonera, che hanno rischiato (e rischiano tutt’ora) di fiaccare il bel girone di ritorno dei ragazzi di Maragliulo. L’entusiasmo sembrava però essere tornato mercoledì scorso, quando la Corte Federale aveva restituito alla Virtus tre dei cinque punti comminati con l’ultima penalizzazione, accogliendo parzialmente il ricorso presentato dai legali della società frentana.
La squadra aveva in parte vanificato, quanto fatto di buono dalla diplomazia rossonera complicandosi la vita con il pareggio interno contro la Ternana nell’ultimo turno di campionato. Ora quando ormai le questioni extracalcistiche sembravano risolte, un ennesimo scossone turba l’ambiente virtussino a soli due giorni dalla decisiva trasferta di Livorno. E’ notizia di ieri che il procuratore federale Stefano Palazzi parrebbe intenzionato a processare per inadempienze amministrative il d.s. Luca Leone.
Per un vizio di forma quindi la Virtus Lanciano potrebbe rischiare un nuovo deferimento ed un’ennesima penalizzazione ? Nonostante la giurisprudenza, vieti in questi casi un altro processo per la stessa causa, l’ambiente rossonero non dorme sonni tranquilli e nel pomeriggio di ieri la società di Via de Crecchio è passata al contrattacco nel tentativo di fare chiarezza in una situazione che sta diventando sempre più grottesca. “Lascia interdetti” si legge nel comunicato stampa diramato dal Lanciano “l’inusuale estrema celerità del trattamento che la Giustizia sportiva ha riservato alla Virtus da una parte e dall’altra il placido torpore utilizzato per le vicende che hanno visto protagonisti altri club di Serie B".
Il riferimento, neanche troppo velato è infatti al cosiddetto caso dei “Treni del gol” “partiti un anno fa da Catania” si legge ancora nel comunicato “e non ancora arrivati da nessuna parte e, se il Catania ha pagato con la retrocessione e tanto altro l’aver comprato le partite, qualcuno gliele avrà pure vendute”. Una situazione difficile e a tratti imbarazzante, che rischia di falsare la corsa ancora aperta verso la salvezza, a poche ore dall’ultimo turno di campionato, che vede importanti verdetti ancora da scrivere che riguardano non solo la Virtus ma anche Livorno, Salernitana, Latina e Modena.
Società queste che avevano accolto, in maniera tutt’altro che sportiva, il ricorso parzialmente vinto dai Frentani. Agli uomini di Maragliulo rimane un solo modo per rispondere a questa polverone di critiche: battere sul campo il Livorno, per salvare la serie B e dare finalmente, un senso a questo tribolato ed infinito campionato.