In Romagna la Virtus Lanciano offre un'altra bella prestazione e torna in Abruzzo con tre punti pesanti. Pesanti per la classifica e preziosi per il morale di tutto l'ambiente. Soddisfazione meritata per i duecento tifosi presenti sulle tribune del Manuzzi, testimoni di un netto successo arrivato davanti a diecimila cesenati.
I risultati positivi fanno ben sperare tutto il mondo rossonero, anche perchè raggiunti grazie a prestazioni di qualità.
Blasone, bacino d'utenza, stadio, budget speso in estate, storia sportiva sono parametri che la società, la squadra e i tifosi del Lanciano non prendono in considerazione quando la palla inizia a rotolare sull'erba e le griglie e i pronostici tornano solo ad essere un contorno più o meno divertente all'evento.
A Cesena si è vista una squadra capace di mantenere il pallino del gioco per 60 minuti per poi resistere ai confusi attacchi dei bianconeri, la cui unica arma è sembrata quella di lanciare la palla in area da quaranta metri sperando che accadesse qualcosa. Hanno giocato molto bene tutti i calciatori schierati dal positivo mister Baroni, con menzione particolare per i match winner Falcinelli e Sepe, quest'ultimo autore di un intervento da tre punti su Defrel. Molto male il Cesena, apparso stanco, lento e privo di idee, e l'arbitro Baracani: il recupero extralarge è apparso esagerato anche agli osservatori neutrali e le tre espulsioni appioppate alla panchina della Virtus potrebbero far passare l'idea che il Lanciano abbia fatto barricate e cercato la rissa. In realtà è accaduto il contrario: i rossoneri hanno gestito con calma olimpica il meritato vantaggio, soffrendo il giusto solo negli ultimi secondi.
Sabato arriva la capolista a sorpresa Avellino, una squadra temibile ma alla portata della Virtus Lanciano. Dopo la “nottata” e i bagordi del venerdì 13 si prevede uno stadio Biondi carico per continuare la scia di risultati positivi iniziata il 14 Aprile scorso dopo la partita al San Nicola di Bari.