Gli uffici comunali, in data 6/06/2017 e 14/08/2017, hanno evidenziato l'incompatibilità ambientale e urbanistica dell'opera con il territorio interessato. Sottolineando che l'eventuale passaggio del metanodotto interesserebbe aree a rischio idrogeologico (zone a pericolosità elevata del P.A.I.), che andrebbe in contrasto con diverse aree che il PRG individua come “edificabili”, unitamente al passaggio ravvicinato ad abitazioni esistenti, che in sede di progettazione è stata esclusa la possibilità di optare per un percorso alternativo e meno impattante e infine il settore urbanistica ha evidenziato il danno che riguarderebbe numerose colture di pregio.
Il Gruppo che rappresento, intende ringraziare gli uffici del settore urbanistica per la competenza e per l'attenzione dimostrata al tema, e vuole ribadire che nonostante l'opera sia considerata di “interesse nazionale” e che in sede di V.I.A. abbia ricevuto le autorizzazioni necessarie, vi possa e vi debba essere spazio per una ulteriore e più approfondita analisi delle problematiche di natura tecnica.
A queste valutazioni, affianchiamo le ragioni di un territorio che è stato in questi anni martoriato, come sottolineato in data 30/05/2017 dal Segretario cittadino del Partito Democratico Rosetta Madonna, che attraverso un comunicato stampa esprimeva a nome del Circolo PD di Lanciano e in linea con il parere del Sindaco Mario Pupillo la contrarietà all'opera.
La nostra quindi è una valutazione anche di carattere politico, che non significa negare a prescindere sviluppo e nuove infrastrutture, tema a cui siamo particolarmente sensibili essendo capaci di coglierne il valore economico e sociale di opere di questa portata, ma quando in gioco c'è la sicurezza dei cittadini non possiamo che adottare i massimi principi di precauzione.
Il nostro è un no motivato, cosciente, Lanciano è stata definita a ragione la capitale d'Abruzzo per la difesa dell'ambiente ed è proprio in virtù di questo ruolo politico di punto di riferimento di un intero comprensorio che esprimiamo e confermiamo il nostro parere negativo alla realizzazione dell'opera, sottolineando in particolare la nostra contrarietà allo stoccaggio previsto dal progetto a San Martino sulla Marrucina.