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Progetto Lanciano: il commento su sanità e nuovo ospedale

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Il gruppo Progetto Lanciano esprime la propria soddisfazione al termine di un lungo ma appassionante consiglio comunale sull’ubicazione del nuovo ospedale.

Il consiglio si è concluso con la votazione all’unanimità su un ordine del giorno proposto dalla maggioranza, ma fatto proprio da tutte le forze in comune, sulle criticità e sulle risposte che si attendono dalla Regione e dalla ASL, a dimostrazione che i problemi della sanità e dell’ospedale di Lanciano sono di tutti. La sanità e la salute dei cittadini stanno a cuore a tutti.  Ben vengano le opere e le costruzioni, gli investimenti (futuri), ma le risposte a chi si trova nella malattia le dobbiamo dare subito. L’attuale depotenziamento dell’ospedale, le lunghe attese, meritano risposte concrete ed immediate da parte dalla politica regionale sanitaria.

Il gruppo Progetto Lanciano da sempre ha sostenuto che il nuovo ospedale di Lanciano debba essere ricostruito, ampliato e ammodernato nel sito in cui è ubicato attualmente. Ha da sempre rigettato ogni ipotesi di decentramento e di spostamento della struttura in altro territorio.

Sono note a tutti le battaglie che Pino Valente, oggi vicesindaco di questa maggioranza, molti anni fa, all’ epoca di “frentania provincia” e non ancora in consiglio comunale, si batteva in difesa dell’ospedale, quando il governatore Chiodi stava ridisegnando la sanità abruzzese, penalizzando fortemente il territorio frentano.

La costruzione del nuovo ospedale, che prevede un investimento di oltre 80 milioni di euro, è determinata dalla qualificazione dell’ospedale di Lanciano quale DEA di 1° livello con una popolazione di rifermento di oltre 160.000 abitanti. I primi 3 grandi nuovi ospedali che vedranno la luce in Abruzzo saranno Lanciano Vasto e Avezzano, appunto i 3 DEA di primo livello previsti nel piano sanitario regionale. Il numero di posto letto pari a circa 218, pur non sembrando tantissimi, rispettano gli standard attuali previsti da Sistema sanitario nazionale.

La scelta del sito, sottolinea nel suo intervento il Vice sindaco Pino Valente, è strategica affinché i lavori e la progettazione possano partire da subito. Infatti perché si possa procedere è indispensabile che la ASL sia proprietaria del sito in cui l’opera deve essere messa in atto. Qualunque altra sede (ad esempio Villa Martelli come qualcuno vociferava) avrebbe creato il sicuro stop della costruzione del nuovo ospedale, dovendo procedere prima di ogni cosa ad acquisire la parti di terreno necessarie da parte della ASL. Parti che erano frammentate in oltre 100 piccoli lotti di terreno. Quindi oltre a conferma delle scelte e delle dichiarazioni effettuate durante la campagna elettorale e confermate dalla delibera di giunta, l’ubicazione del nuovo “Renzetti” sul sito del vecchio, consente alla città di Lanciano di avviare i lavori di costruzione insieme alle città di Avezzano e Vasto, essendo appunto l’area del Renzetti di proprietà della ASL.

La scelta dell’ubicazione del nuovo ospedale sul sito del vecchio, inoltre, rappresenta una posizione baricentrica rispetto all’utenza che dovrà fruire dei servizi del nosocomio di Lanciano a seguito della trasformazione dell’ospedale di Ortona (non più ospedale generico), e della  riqualificazione degli ospedali di Atessa e Casoli.

Nella programmazione sanitaria regionale, noi di Progetto Lanciano, abbiamo chiesto che Lanciano sia dotata, in quanto DEA di primo livello, della UOC (unità operativa complessa) di radiologia con assegnazione quindi anche di primario.

La costruzione del nuovo presidio, che prevede un monoblocco di 5 piani con accesso direttamente dalla variante decongestionando il traffico sulle vie del centro città ci vede favorevoli, anche in considerazione del fatto che tale realizzazione, secondo il piano di fattibilità redatto dall’ufficio urbanistica, non arrecherà disagio al vecchio edificio e quindi ai servizi erogati ai cittadini.

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