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Progetto Lanciano dice NO alla mortificazione delle autonomie locali

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LANCIANO - Il direttivo del movimento civico Progetto Lanciano e l'intero gruppo consiliare si è riunito nei giorni scorsi per decidere la posizione del gruppo in vista del referendum costituzionale.

Il movimento civico all'unanimità dei presenti ha deciso di schierarsi con il fronte del NO alla riforma in quanto gli aspetti negativi sono maggiori rispetto a quelli positivi comunque presenti.
Il coordinatore del movimento civico Progetto Lanciano Pino Valente:" Il referendum è un appuntamento importante per far sentire la voce dei cittadini. I cittadini potranno dire l'ultima parola sul disegno di legge Boschi che andrà a modificare in maniera importante la Carta Costituzionale. Come movimento civico siamo contrari in quanto assisteremo alla riduzione dell'autonomia degli enti locali a favore dello stato centrale. Questa riduzione si otterrà con la modifica del Titolo V della seconda parte della Costituzione, che contiene le norme fondamentali che regolano le autonomie locali.Con la riforma, molte competenze torneranno in maniera esclusiva allo Stato, mentre le competenze condivise tra Stato e regioni scompariranno completamente".
 
Prosegue Valente:" Nel ddl Boschi sono presenti clausole che consentono allo stato centrale di occuparsi di questioni esclusivamente regionali, nel caso lo richiede la tutela dell'interesse nazionale.Si torna ad accentrare tutto il potere a Roma ed i territori subiranno le scelte di un centralismo spesso miope rispetto a quanto accade in periferia. Un movimento civico come quello di Progetto Lanciano nato proprio per sostenere le battaglie a difesa della propria terra non può condividere una riforma che va invece a mortificare i territori e le autonomie locali".
 
Conclude Pino Valente: "Apriremo subito un confronto con il comitato referendario Abruzzo decide che si è presentato nei giorni scorsi nella nostra città. L'obiettivo è quello di approvare in consiglio comunale una mozione a favore delle posizioni del NO al ddl Boschi".
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