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“Nubifragio”, uno spettacolo per riflettere sui rischi ambientali del nostro tempo

Hanno assistito alle rappresentazioni scolaresche di Lanciano, Atessa, Casoli e Casalbordino

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La rappresentazione prevista sabato scorso a Lanciano è stata rinviata causa neve. Si è tenuta mercoledì 25 gennaio, tutto esaurito il Teatro Fenaroli, in una settimana segnata da abbondanti precipitazioni. Una coincidenza del calendario che può apparire, per quanto le piogge di questi giorni hanno portato ad un drastico calo delle temperature ma nessuna conseguenza negativa sul territorio, quasi un trait d’union, una comunanza tra l’arte e il territorio, tra il teatro degli uomini e il millenario scenario della natura e della Terra. 

Nubifragio”, portato in scena dal Teatro del Sangro/Teatro Studio di Lanciano per Ecolan Spa, già dal titolo è fortemente indicativo dei temi e delle rappresentazioni al centro dello spettacolo che vede protagonisti l’attrice Autilia Ranieri e quattordici giovanissimi allievi-attori del Teatro Studio di Lanciano e curato da Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino. Oltre milleduecento studenti hanno assistito in questi giorni alle rappresentazioni a Lanciano, Casoli, AtessaCasalbordino ha sottolineato Angelucci Marino al termine della tappa casalese. 

La spontaneità e la vitalità degli attori cattura l’attenzione dello spettatore e lo coinvolge appieno. Si vive l’angoscia dei ragazzi, rimanendo senza fiato e sentendosi totalmente partecipi e coinvolti da quanto è in scena. La forza comunicativa e teatrale dei ragazzi e dell’attrice Autilia Ranieri prende per mano ogni spettatore, trasmette messaggi importanti e il dramma rappresentato. Protagonisti sono gli studenti di una classe di una scuola di Lanciano. Si stanno preparando alla gita scolastica e in classe parte un piccolo dibattito tra loro sulla meta e su cosa li aspetta. Primi momenti in cui sicuramente gli studenti spettatori possono specchiare quel che loro stessi vivono e gli adulti ritornano con la memoria alla lieta età in cui erano studenti. La professoressa che li accompagnerà, interpretata dalla straordinaria Autilia Ranieri, comunica loro che andranno nella Valle dei Templi di Agrigento. Meta a cui i ragazzi non sembrano reagire entusiasti e si rischia salti il viaggio perché uno studente paventa di potersi ritirare. Ed invece si parte e, anche in questa scena, si rivive quel che ogni studente in gita scolastica conosce e vive a sua volta. Si arriva alla notte e un nubifragio colpisce la città siciliana, i ragazzi si accorgono che l’albergo comincia ad allagarsi e che in tutta la struttura ci sono solo loro. Improvvisamente i telefoni non funzionano più e la corrente elettrica salta, tutto mentre l’acqua continua a salire. E l’angoscia si impadronisce di tutti loro. Nel cercare di capire cosa sta succedendo, in quale terribile situazione si trovano e come poterne uscire emerge tutta la personalità di ogni studente. Si scontrano e si confrontano, partendo da quel che sta succedendo fino a piccoli e grandi scenari della nostra Italia: l’abusivismo edilizio, i cambiamenti climatici, l’inquinamento, i mali del nostro e dei passati tempi, l’incapacità della cura dell’ambiente e del territorio in cui si vive dimostrato anche dalla cattiva volontà nella raccolta differenziata dei rifiuti, il lucro ad ogni costo che può calpestare qualsiasi cosa. L’albergo è, infatti, costruito in maniera abusiva e l’agenzia che organizza le gite della loro scuola negli anni – pur di lucrare – ha sempre puntato su pessimi alberghi non attrezzati adeguatamente. L’acqua continua a salire mentre restano isolati dalle comunicazioni telefoniche e la corrente elettrica non torna. Provano a chiedere aiuto, qualcuno continua a sperare che presto arriveranno i soccorsi, e l’angoscia diventa terrore. Fino all’acme della tragedia, il crollo dell’albergo che si apprende dal telegiornale e da alcune testimonianze di un genitore e di un’insegnante che vengono fatte sentire agli spettatori. 

A chiusura della rappresentazione a Casalbordino – tenutasi presso l’Auditorium Comunale “Tito Molisani” in via martiri dell’11 settembre alla presenza della vicesindaca Carla Zinni, dell’assessore Amerigo Tiberio e di alcune classi della scuola secondaria di primo grado e dell’istituto tecnico commerciale di Casalbordino - Angelucci Marino ha ricordato l’alluvione che nel settembre scorso ha colpito le vicine Marche. Ma, in questi giorni, il pensiero non può che andare anche a Rigopiano e all’hotel travolto dalla valanga che uccise 29 persone nel 2017. E si potrebbe proseguire con tante altre vicende che, negli anni, la cronaca ci ha riportato. Il rispetto dell’ambiente, la cura dei territori, l’importanza di una partecipazione al bene comune senza calpestarlo per interessi di pochi, i cambiamenti climatici, tanti sono i temi su cui lo spettacolo “Nubifragio” porta a riflettere e vuol trasmettere a tutti coloro che assistono alle varie rappresentazioni. È quindi importante e meritevole, preziosa testimonianza e riflessione collettiva, che sia a disposizione delle scuole, dei ragazzi che si apprestano ad arrivare all’età adulta, a partecipare alla vita collettiva e sono nell’età in cui si comincia a conoscere il mondo in cui viviamo e a porsi domande, dubbi, interrogativi. 

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