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Cantina Frentana chiude l'anno con numeri record

Il management ha illustrato gli ultimi numeri della cooperativa nel consueto incontro con la stampa di fine anno

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Il tradizionale incontro di fine anno con la stampa per la Cantina Frentana è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’ultimo anno e riflettere sul futuro delle cantine cooperative, che rappresentano l’80% della produzione vitivinicola della nostra regione.

All’evento erano presenti il rieletto presidente della cooperativa, Carlo Romanelli, il direttore, Felice Di Biase, il direttore tecnico, Gianni Pasquale il consulente e agronomo, Maurizio Gily, e il giornalista esperto di economia e marketing del settore vitivinicolo nonché direttore del magazine Wine Meridian, Fabio Piccoli.

Questo anno si chiude per l’azienda di Rocca San Giovanni con numeri record per valore della produzione, fatturato complessivo e incremento della liquidazione agli oltre 700 soci, ma restano le preoccupazione per il prossimo anno.

È lo stesso presidente di Frentana, Carlo Romanelli, a sottolineare come “siamo di fronte a un bivio e mentre brindiamo ad un’annata dei record, non possiamo esimerci da una riflessione più ampia che porterà anche la nostra cantina ad affrontare un futuro sempre più incerto a causa della crisi recessiva in atto.”

“Per questo - prosegue il presidente - abbiamo voluto condividere con i giornalisti, e dunque con i lettori, le nostre preoccupazioni e la nostra idea di futuro che ci vedrà impegnati a camminare sul doppio binario della sostenibilità e dell’attenzione ai mercati; a coltivare il valore della cooperazione su più larga scala e a guardare alle persone al territorio come risorsa imprescindibile”.

Invece è toccato al direttore della cantina, Felice Di Biase, illustrare “Usciamo dal fermo dovuto all’emergenza Covid-19, con numeri molto positivi. Dal fatturato alla penetrazione sui mercati, il bilancio aziendale 2021/2022 della nostra grande famiglia cooperativa ha fatto registrare incrementi su tutti i fronti. Per il primo anno i ricavi dell’imbottigliato hanno superato i 4 milioni di euro con una crescita percentuale del 14% rispetto al 2021. Aumentati anche i conferimenti con + 10% rispetto allo scorso anno e 220.000 quintali di uve conferite.”

“Inoltre, – aggiunge il direttore Di Biase - si è registrato un aumento medio del 13% dei prezzi del vino all’ingrosso. La liquidazione totale della vendemmia 2021/22 ammonta ad € 9.714.900, la cifra in assoluto più alta degli ultimi due decenni, accresciuta del 14% rispetto allo scorso anno e redistribuita ai soci che passano così da € 38,12 a € 43,57 a quintale. Dal 2012, la liquidazione media a quintale è stata sempre superiore ai 30€/q.le; mentre negli ultimi 5 anni la media si è alzata ai 40€/q.le.”

“Cifre che si sintetizzano con un valore della produzione totale, il più alto nella storia di sessantennale di Frentana, - ha dichiarato Di Biase - che supera i quindici milioni di euro. Sempre in tema di numeri, sono stati imbottigliati circa 16.122 ettolitri di vino a marchio: pari a 1.027.281 bottiglie e 146.600 bag in box. Numeri così positivi non possono che renderci orgogliosi ma non ci esonerano da un’analisi a largo spettro.”

Poi il direttore porta la discussione sul futuro, evidenziando come le stime del FMI e della Commissione Europea vedano a ribasso la crescita a causa della crisi globale. 

“Nel mondo vitivinicolo assistiamo da un lato a concentrazioni in atto da parte di gruppi industriali sempre più grandi – ha spiegato - che, spesso, agiscono sotto la regia di fondi di investimento; e, dall’altro ad una polverizzazione della base produttiva cooperativistica. Questi nuovi gruppi industriali hanno in sé capacità di acquisto tali da poter condizionare il futuro mercato del vino abruzzese e, se, non diamo risposte unitarie e forti, rischiamo nel tempo di non poter più competere.”

“Un tempo considerate centri di grandi produzioni in termini di soli numeri per vini di basso prezzo e qualità, oggi sono tante le cooperative del vino diventate capaci di esprimere prodotti di buona qualità da consumo quotidiano ma anche assolute eccellenze – ha continuato - Ecco allora che fra le strategie da mettere in campo c’è da perseguire un’azione unitaria e coordinata. Nel nostro piccolo in Frentana stiamo lavorando sul fronte della sostenibilità, che è un tema ambientale, ma anche economico e di passaggio generazionale.” 

“La nostra Cantina - ha concluso Felice Di Biase - già da alcuni anni percorre questa strada attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse, e ha attivato buone pratiche sia nei metodi di coltivazione, tanto che i nostri soci non utilizzano glifosato e diserbanti, ricorrono alla lavorazione e allo sfalcio per il contrasto alle erbe spontanee e non al diserbo chimico; sia nell’applicazione di protocolli green nei processi produttivi”.

 Infine, è stata la volta del direttore tecnico ed enologo, Gianni Pasquale, che ha raccontato le caratteristiche dell’ultima annata. “Un premio al lavoro attento degli ultimi anni e alla crescita importante della qualità delle produzioni – ha affermato Pasquale – è arrivato recentemente dall'autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che da anni racconta e valuta il mondo della cooperazione del vino del Bel Paese. Per la nota rivista internazionale Frentana è su un doppio podio, attestandosi al primo posto come migliore cooperativa vinicola del centro Italia e al terzo posto nella classifica delle migliori venti cantine cooperative italiane 2022.”

“Nello specifico la testata di settore ha effettuato una comparazione qualitativa su una selezione di vini delle più importanti cooperative e cantine sociali italiane e ha assegnato a Cantina Frentana il punteggio totale di 524. I vini premiati sono due bianchi e quattro rossi: Costa del Mulino Abruzzo Cococciola Doc (85 punti), “1960” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (89 punti), “Rubesto” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (90 punti), Costa del Mulino Abruzzo Pecorino Doc (90 punti), Costa del Mulino Montepulciano d'Abruzzo Doc (89 punti), Frentano Montepulciano d'Abruzzo Doc (81 punti).” 

“Questi riconoscimenti – ha concluso Pasquale - ci lusingano perché sottolineano la grande crescita qualitativa di Frentana e rappresentano, per noi tutti, uno stimolo a fare sempre di più e meglio”.

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