ATESSA – Un gesto forte che nelle ultime ore ha creato reazioni in tutta la comunità di Atessa, nella giornata di ieri infatti nell’area esterna del centro di accoglienza Il Mulino di Atessa è stato ritrovato dal personale della cooperativa un pacco sospetto con scritte minatorie.

Subito l’intervento delle forze dell’ordine oltre che degli artificieri che, non riuscendo a capire il reale contenuto, hanno fatto scoppiare il pacco, ritrovando all'interno non una bomba, ma la testa di un capretto.

Un gesto intimidatorio oppure una bravata, questo è quello che stanno cercando di capire le autorità ma, in tutta questa vicenda, è la comunità che si interroga su quanto è successo.

Un gesto che sembra ricordare pratiche che non fanno parte della vita democratica, ma anche se si trattasse di una bravata di qualche ragazzino, resterebbe comunque un gesto grave.

La questione del Centro di Accoglienza per immigrati negli ultimi tempi ha sollevato polemiche in tutta la città, tra chi si oppone alla loro permanenza e chi invece è stato pronto a dare una mano per accogliere, ma un gesto come questo forse va al di là delle polemiche che possono essere legittime.

Un gesto condannato dagli Amministratori che hanno espresso il proprio sdegno con i commenti sulle pagine online, lo stesso per le diverse forze politiche, ma quello che resta è il vociferare di una collettività che si chiede come mai si possa arrivare a tanto, gesto intimidatorio o bravata o qualcosa di architettato dietro, probabilmente non è questo che l'intera comunità di Atessa vorrebbe raccontare alla cronaca locale.

Gesti che pesano e che, soprattutto nelle realtà più piccole, fanno molto rumore, mentre sono proprio le Forze dell'Ordine a cercare di fare chiarezza su quanto accaduto.