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Ex delegato ACI condannato a due anni di reclusione

Accusato di peculato, non avrebbe versato alla Regione le somme relative ai bolli auto.

Redazione
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LANCIANO - Il pm Menditto aveva chiesto 4 anni, mentre il suo avvocato aveva invocato l’assoluzione o, in subordine, chiesto il patteggiamento. Accettato quest’ultimo, D.G., ex delegato ACI di Lanciano, è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, accusato di peculato per non aver pagato 203 mila euro relativi ai bolli di circolazione per l’anno 2013 alla Regione Abruzzo.

L’uomo non sarebbe riuscito a versare nell’immediato quanto dovuto a causa dell’improvvisa chiusura di un conto corrente bancario, ma iniziò il pagamento con alcune settimane di ritardo. E nelle casse della Regione arrivarono, in due tranche, 70 mila euro. L’ex delegato ACI, per riuscire a pagare tutta la somma, aveva richiesto alla Regione una dilazione e si era anche reso disponibile a vendere la propria casa e a sottoscrivere una fideiussione assicurativa.

La Regione ha però rifiutato chiedendo il pagamento dei residui 130 mila euro in un’unica soluzione. Il difensore dell’ex delegato ha già annunciato il ricorso in appello.

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