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Violenza e lesioni gravi: in arresto 23enne di Lanciano

Redazione
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LANCIANO - Violenza privata, lesioni personali gravi e guida senza patente, di questi reati è accusato D.R.M., 23 anni, residente a Lanciano, e per questo è finito in carcere su disposizione del gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa ed eseguito dal personale del Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri di Lanciano.

Il ragazzo, lo scorso 26 ottobre, era stato, per gli stessi fatti, tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal medesimo gip ma scarcerato dopo pochi giorni a seguito delle produzione di indagini difensive.

 Il difensore aveva presentato al giudice le dichiarazioni di alcune persone che avevano confermato la tesi dell’indagato per cui non vi era stata alcuna aggressione essendo la parte offesa procuratosi le ferite cadendo “accidentalmente” al suolo. All’esito delle indagini della Procura, come affermato dal giudice nell’ordinanza cautelare, si sostiene l’assoluta infondatezza dell’assunto difensivo e la non veridicità delle dichiarazioni rese al difensore, e il venir meno di ogni valenza probatoria e di ogni attendibilità le indagini difensive.

Si è in presenza di persona che “aggredisce gli utenti della strada che tengono comportamenti a lui non graditi” e che “pone in essere condotte preoridantamente volte ad inquinare le fonti di prova”, sottolinea il giudice.

 

Il gip ha disposto la misura cautelare più gravosa nei confronti dell’indagato in considerazione del suo comportamento “arrogante, violento e prevaricatore, che ha evidenziato una totale assenza di qualsivoglia ravvedimento o rimeditazione circa i suoi comportamenti”, della gravità dei fatti in contestazione, la recidiva contestata, del suo pessimo comportamento processuale, degli elevati limiti di pena dei reati per cui si procede.

 

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