Partecipa a Lanciano News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Comunicato del comune di Lanciano sull'ADI: nessuna risposta da Zavattaro dopo un mese

Condividi su:

Nessuna risposta dal direttore Zavattaro dopo un mese.

 

Il Comitato ristretto dei Sindaci convocato dal Sindaco di Vasto Luciano Lapenna, in data 18 giugno ha preso atto della richiesta da me presentata di inserire un medico di fiducia nella commissione di valutazione istituita per valutare l’appropriatezza dell’ADI nel DSB di Lanciano.

Nel contempo la direzione aziendale ha proposto di investire l’Agenzia Sanitaria regionale per la costituzione di una commissione ad hoc.

Inoltre ho richiesto in data 25 giugno accesso agli atti  per le verifiche eseguite  dal Servizio Valutazione per l’appropriatezza delle prestazioni Sanitarie in merito ai 109 casi di sospensione servizio ADI.

Sono purtroppo passate quattro settimane senza alcuna risposta da parte del Direttore Aziendale Prof. Zavattaro.

Sollecito quanto richiesto e propongo alcune domande in merito al problema ADI che si è determinato nel DSB di Lanciano.

Spero che la vicenda sia chiarita al più presto nella speranza che la verità emerga e che la trasparenza sia applicata nell’interesse dei pazienti e della loro salute.  Nel contempo reitero la richiesta di accesso agli atti.

Lanciano, 23 luglio 2013 - Il Sindaco di Lanciano, dott. Mario Pupillo

ADI considerazioni e proposte

1)    La sospensione dell’ADI, da quanto ci risulta,  è avvenuta per la maggior parte dei pazienti per decisione di un singolo medico, ovvero con decisione monocratica. L’assegnazione dell’ADI prevede la commissione UVM formata da cinque componenti. Perché non si è seguita questa procedura’

2)    Il DSB di Lanciano ha utilizzato personale del DSB di Francavilla, Con quale modalità è stato utilizzato il personale: con costi aggiuntivi o per sospensione attività nel DSB di provenienza

3)    A gennaio 2012 con alcuni comunicati stampa la ASL segnalavano che i 900 pazienti in ADI avrebbe ro ricevuto medicinali a domicilio. Il numero di pazienti in ADI pertanto era conosciuto. Perché allora non fu ritenuto un dato fuori dalla norma e attivati controlli di appropriatezza?

4)    Dopo la fusione della ASL Chieti Ortona con Lanciano Vasto, tre anni fa, perché non si è provveduti a uniformare i regolamenti e i percorsi per UVM per la concessione ADI?

5)    I dati regionali confermano disparità fra i vari DSB e fra le varie province già dal 2004. Il dato pertanto andava interpretato con prudenza e con i dovuti confronti con altre realtà che evidentemente esprimono modalità diverse di applicazione ed interpretazione delle linee guida regionali. La sospensione rapida e monocratica ha determinato interruzione di pubblico servizio.

6)    Sono stati confrontati i dati più recenti sulla numero di pazienti in ADI per popolazione a livello regionale e confrontate con le regioni più evolute (Toscana - Lombardia)?

7)    La commissione di verifica dell’Appropriatezza da chi è composta e prevede la figura dell’Assistente sociale? Come sono stati selezionati i 109 casi che sono stati valutati e confermati inappropriati per ottenere ADI? I casi valutati inappropriati per ADI sono stati classificati secondo i bisogni esanitari e ammessi in altri regimi terapeutici?

8)    La seconda commissione che viene segnalata dalla Direzione generale ha solo il compito di riscontro contabile e pertanto non può essere segnalata come parte integrante dei controlli attivati per la sospensione ADI nel DSB di Lanciano.

9)    )Nella composizione dell’UVM è obbligatoria la presenza dell’assistente sociale. Il comune di Lanciano mette a disposizione un’ assistente sociale per la partecipazione alle valutazione della Commissione.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook