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No a ombrina mare, si a una costa pulita ed incontaminata

D'Ortona:" L'aAbruzzo rischia di diventare distretto energetico e perdere la sua vocazione turistica culturare"

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LANCIANO (19 marzo 2013). Ombrina Mare, purtroppo, è soltanto una delle ‘minacce’ che incombono sulla costa abruzzese, e in particolare su quella frentana, e il Consiglio comunale di ieri ha rappresentato un segnale importante, ma dobbiamo proseguire la nostra battaglia a tutela dell’incolumità della nostra costa.

 

Manlio D’Ortona, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, nel corso della seduta straordinaria dell’assise civica di ieri, convocata proprio per ribadire il no di Lanciano all’insediamento petrolifero al largo della costa dei trabocchi, ha voluto lanciare un ulteriore segnale di attenzione.

 

“Ombrina Mare, purtroppo – ha evidenziato D’Ortona nel corso del suo intervento – è soltanto uno dei potenziali (per ora) pericoli che insediano la nostra bellissima costa. Quindi, se dobbiamo gridare forte il no a Ombrina Mare (e ieri l’abbiamo fatto), contemporaneamente dobbiamo attivarci fin da subito, ognuno per le proprie competenze e possibilità, per scongiurare altri insediamenti nocivi per l’ambiente e la salute”.

 

Sulla base della “Strategia energetica nazionale”, approvata lo scorso 8 marzo dal Governo Monti, infatti, l’Abruzzo è candidato a diventare, insieme ad altre 4 regioni (Basilicata, Sicilia, Emilia Romagna e Lombardia), una sorta di distretto energetico; una base logistica – detta in altri termini - per raffinerie e impianti simili.

 

“Al progetto Ombrina Mare attualmente sotto i riflettori – avverte D’Ortona – ne potrebbero seguire altri. Per questo - è l’appello del consigliere di opposizione – tutti, dalla politica alle associazioni, dalle istituzioni ai comitati, ognuno per il proprio ruolo, dobbiamo mantenere alta l’attenzione e scongiurare il pericolo che il Governo centrale continui a seguire questa strada”.

 

In questa direzione va il documento (in allegato) approvato ieri all’unanimità da tutto il Consiglio comunale di Lanciano, che dopo aver ascoltato le numerose associazioni ambientaliste (e non solo) che hanno partecipato al Consiglio, ha ritenuto di dare un segnale chiaro a chi vuole ‘contaminare’ il nostro territorio.

 

“Per l’Abruzzo e per la costa frentana in particolare – conclude D’Ortona – sarebbe un prezzo troppo alto da pagare, perché perderemmo la vocazione turistica e culturale, che è uno dei più importanti strumenti di sviluppo e potenziamento della nostra regione”.

 

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