Il sistema sta andando in pezzi.
Le differenze economiche e sociali crescono, le disonestà individuali o di gruppi sono diventate corruzione del sistema, la distanza tra stato e società e tra organi rappresentativi e cittadini non è mai stata così elevata. La possibilità di contare e di decidere sulla propria vita e sul proprio futuro è quotidianamente frustrata da decisioni verticistiche e incontrollabili. Così lo stesso desiderio di partecipazione politica si affievolisce, riducendosi a esplosioni di rabbia, alla fuga dal voto o all’adesione a proposte populiste (egualmente presenti dentro e fuori le forze politiche tradizionali). Prevale l’idea che non ci sia più nulla da fare perché ogni scelta è obbligata e «imposta dall’Europa» (cioè dai mercati).
A fronte di ciò non è più possibile stare a guardare o limitarsi alla critica.
Esiste un’alternativa forte e convincente alla politica liberista. E’ un’alternativa che si fonda sui principi contenuti nella nostra Costituzione. Noi vogliamo che questi principi siano attuati e posti alla base delle politiche economiche e sociali:
· Rispetto per l’ambiente
· Valorizzazione dei beni comuni;
· Pratica dell’accoglienza;
· La possibilità di una vita degna di essere vissuta anche se si è vecchi, malati o senza lavoro o se si è arrivati nel nostro paese per viverci e lavorare.
Ci sono azioni positive da realizzare e scelte sbagliate da contrastare. Subito:
· La negoziazione delle politiche economiche recessive europee;
· Una riconversione dell’economica in grado di rilanciare rapidamente l’occupazione con opere di utilità collettive;
· Un piano di riassetto del territorio nazionale e dei suoi usi;
· Un’imposizione fiscale equa ed efficace estesa ai patrimoni e alle rendite finanziarie, nonché alle proprietà ecclesiastiche;
· Il potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce più deboli;
· Il ripristino delle tutele fondamentali del lavoro e dei lavoratori;
· Il rispetto immediato del referendum 2011 sui beni comuni e contro la vendita ai privati dei servizi pubblici locali;
· Una reale azione di contrasto dell’evasione fiscale e della corruzione;
· Il ritiro da tutte le operazioni di guerra e l’abbattimento delle spese militari;
· La definitiva rinuncia alle grandi opere (TAV Torino - Lione e Ponte sullo Stretto);
· L’abrogazione delle leggi ad personam;
· La previsione di un tetto massimo per i compensi e l’azzeramento delle indennità aggiuntive della retribuzione per ogni titolare di funzioni pubbliche.
I fatti richiedono un’iniziativa politica nuova e intransigente, per non restare muti di fronte ad opzioni che non ci corrispondono. Un’iniziativa politica che porti alla costituzione di un polo alternativo agli attuali schieramenti con uno sbocco immediato anche a livello elettorale.
E’ questo il senso della campagna “CAMBIARE SI PUO’! NOI CI SIAMO”.
Per questo ti chiediamo di esserci e di incontrarci in un’assemblea pubblica SABATO 15 DICEMBRE alle ore 16.30 presso il Centro Servizi Volontariato, Olmo Di Riccio a LANCIANO (CH)

