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Arco di Santa Chiara, D’Ortona: ancora una volta la "cultura" finisce… sotto terra

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LANCIANO. “La vicenda relativa all’arco antico ritrovato a Santa Chiara, che ha appassionato studiosi e cittadini di Lanciano, e non solo, si chiude con il definitivo provvedimento di questa amministrazione di seppellire il reperto sotto terra e cemento. Questa preziosa testimonianza del passato verrà, infatti, coperta da ghiaia e chiusa con un lastrone prefabbricato che la renderà invisibile”.



Manlio D’Ortona, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, che era stato tra i primi testimoni del prezioso ritrovamento, tanto da farlo oggetto di un’interrogazione consiliare e altre iniziative di tipo amministrativo, con rammarico e grande dispiacere stigmatizza la decisione dell’amministrazione di non procedere con i lavori di scavo.



“La mancanza di una progettualità – sottolinea D’Ortona - che poteva partire da una analisi di contesto per trovare e capire quale continuità c’è tra questo reperto e il resto del territorio (verso le torri Montanare, corso Roma e il Torrione) si conclude con la sua definita "sepoltura". L'assessore Di Naccio – aggiunge il consigliere di opposizione - dichiarò in Consiglio comunale che l’amministrazione avrebbe investito su questo reperto archeologico attraverso un intervento che prevedeva la posa di una lastra di vetro adeguata per renderlo visibile e restituirlo al territorio”.



Evidentemente, però, così non è stato, visto che proprio in questi giorni si sta procedendo alla copertura del reperto con un lastrone di cemento che non permetterà più a nessuno di ‘vedere’ questa preziosa testimonianza archeologica (che potrebbe essere solo una delle tante) della Lanciano antica.

Quindi due le considerazioni.

Nella prima si evidenzia che quello che si sostiene in Consiglio comunale non si traduce in fatti concreti. Anzi si annuncia un intervento (lastra di vetro con reperto visibile) e poi se ne fa un'altro (lastra di cemento come "tappo").

Nella seconda si sottolinea la mancanza di una progettualità di ogni genere, sia in termini turistici e culturali, che infrastrutturali.



“Sono passati sette mesi dal ritrovamento dell’arco antico – conclude D’Ortona - e la decisione è stata di restituire alla terra ciò che la terra aveva restituito ai cittadini.  La ‘cultura’ torna al ‘buio’”.

 

 


MANLIO D’ORTONA
Capogruppo Pdl Consiglio comunale
 

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