Lanciano, 8 novembre 2012. “In questi giorni abbiamo letto sin troppe chiacchiere inutili da parte di rappresentanti regionali e locali appartenenti alla politica dell'inconcludenza nel primo caso e dell'immobilismo nel secondo”. Inizia così la replica a tutto campo che il vice sindaco di Lanciano, Pino Valente, indirizza al presidente della commissione bilancio in Regione, Emilio Nasuti, al gruppo pdl Lanciano e al suo coordinatore cittadino, Filippo Paolini, che a vario titolo si sono resi protagonisti di attacchi diretti all'Amministrazione Comunale sulla questione Ospedale. “E' del tutto evidente che Nasuti, non ha più nessun contatto con la realtà e con i problemi della nostra città, soprattutto, come in questo caso, quando cerca di parlare del Renzetti. Rispedisco dunque al mittente le sue accuse di demagogia e populismo avanzate nei miei confronti. Negare il problema delle liste di attesa, ad esempio – prosegue Valente - come ha fatto il consigliere regionale, è davvero infantile; mi chiedo come si possano fare certe dichiarazioni quando la situazione è sotto gli occhi di tutti con cittadini che dovranno ad esempio aspettare marzo 2014 per un ecodoppler!!! Negare poi il depotenziamento dell’ospedale di Lanciano vuol dire provare a negare l’evidenza: l’ultimo grave atto si è compiuto con la trasformazione dell’unità complessa di urologia in unità semplice cioè senza primario e con il conseguente drastico taglio di posti letto. Ma per Nasuti avere o non avere il primario è la stessa cosa!
E poi quali 12 milioni di euro di investimenti!!! I cittadini vedono purtroppo solo i tagli e le liste di attesa che si allungano!. Al consigliere PdL consigliamo maggiore cautela: ricordiamo bene come tentò di giustificare lo scippo della Asl dalla nostra città: “porteremo la sede amministrativa della Asl Provinciale a Lanciano” tuonò l’audace Nasuti!. Tutti sanno purtroppo invece come andò a finire: solo chiacchiere!. Se non c'è la volontà da parte di nessuno di penalizzare o mortificare il nostro Ospedale, come ha detto Nasuti, allora sarebbe il caso di dimostrarlo, non a me, ma ai nostri concittadini con azioni vere e tangibili”. Ma Valente non risparmia stoccate neanche nei confronti del Pdl Lanciano, che proprio ieri, con un lungo comunicato stampa, lo aveva accusato, insieme al sindaco Mario Pupillo di essere, sempre sullo stesso tema dell'Ospedale, “maestri di retorica”. “Anche per la sanità non accettiamo lezioni da figure che rappresentano il “tragico” passato amministrativo della nostra amata Lanciano. Figure che non hanno MAI fatto niente per difendere la città! E' importante ricordare – prosegue ancora il vice sindaco – che in un documento promosso da questi signori nel recente passato, e che ora si riempiono la bocca di tante buone intenzioni, veniva affermato che lo “scippo” della sede Asl, non avrebbe creato ripercussioni negative sui nostri territori. Dovrebbero solo vergognarsi!. Parlano di proposte, e con un fare saccente scrivono pseudo ricette per risolvere i “mali” dei quali loro stessi sono colpevoli, in concorso con la Regione, ovviamente. Il sottoscritto – chiude Valente – cercherà in tutti i modi di riprendere un colloquio sereno, produttivo e nell'esclusivo interesse della collettività, con la Regione, ma solo dopo aver contribuito fattivamente alla “cacciata” del Governatore Gianni Chiodi, e di tutti quei politicanti che sono stati immobili o che hanno contribuito al depauperamento della sanità pubblica e non solo, soprattutto nell'Abruzzo meridionale”.