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Confcommercio: sull'incentivo alle nuove imprese nel centro storico

"Bene i fondi, ma ci deve essere programmazione"

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LANCIANO. Centocinquantamila euro destinati alla nascita di nuove attività commerciali e artigianali nel centro storico sono certamente una linfa vitale per la microeconomia locale e possono contribuire a rilanciare non solo il settore economico e commerciale, ma anche quello turistico. Confcommercio plaude all’iniziativa dell’amministrazione comunale e dell’assessore alle Attività produttive Pino Valente per l’incentivo di 150mila euro da parte di Comune, Bls e Camera di Commercio per nuove imprese al fine di rivitalizzare i borghi storici. “Tuttavia – interviene il presidente di Confcommercio, Angelo Allegrino – sarebbe stata necessaria una precisa programmazione di ciò che si vuole fare con questi fondi”.

“Non basta coinvolgere le associazioni di categoria soltanto dopo la presentazione dell’incentivo – prosegue il presidente Allegrino – un’amministrazione saggia e davvero interessata al coinvolgimento di tutti i protagonisti del settore avrebbe dovuto interpellarli prima e non dopo, nella fase immediatamente successiva alla mancata programmazione”. Confcommercio lavora da sempre alla riqualificazione del centro storico con diversi studi e progetti sul tema, documenti che tuttavia non sono mai stati consultati né dalla vecchia e né dalla nuova amministrazione. “Siamo contrari ai fondi a pioggia – sottolinea ancora il presidente di Confcommercio Allegrino – non basta aver trovato le risorse per risolvere il problema dell’accoglienza turistica e della riqualificazione del centro storico: si sarebbe dovuto programmare prima cosa si vuole fare di quei fondi e come investirli”.

Per Confcommercio l’apertura di un tavolo con tutte le associazioni di categoria per decidere un regolamento di erogazione dei fondi ad un massimo di 15 nuove attività senza aver previsto un preciso piano di intervento, darà il via ad una corsa a chi si accaparra più fondi mettendo le associazioni nel triste e ingrato compito di decidere a chi vanno destinate le risorse e a chi no.

Un’altra falla nell’intervento dell’assessorato alle Attività produttive per il centro storico è per Confcommercio quella di non aver previsto la riqualificazione dello stesso. “Nei vicoli dei borghi manca l’illuminazione e la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento e pulizia delle strade avvengono con notevole ritardo, non c’è sicurezza, non ci sono posti auto e né previsioni per un parcheggio che risolva almeno in parte gli annosi problemi dei quartieri storici – fa notare ancora il presidente Allegrino – ancora, piazza Garibaldi versa nel più completo abbandono e non ci sono interventi seri per l’accoglienza turistica in città: basti pensare che non ci sono sufficienti bagni pubblici e che siamo costretti ad accogliere i pellegrini con servizi chimici, per non parlare dell’assenza totale di un’area attrezzata al ristoro”.

Bene dunque per Confcommercio aver trovato delle risorse, ma la programmazione deve essere il primo passaggio di una lunga serie di interventi a cui non si può assolutamente prescindere. “I fondi a pioggia senza programmazione rischiano di diventare un boomerang per la città e le imprese – conclude il presidente Angelo Allegrino – ci auguriamo che da ora in avanti si possa procedere di pari passo ad una concertazione virtuosa e davvero efficace”.


 

L’UFFICIO STAMPA

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