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Una Squilla più triste a Lanciano

All'antichissima tradizione niente folla festosa in piazza quest'anno

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Ieri a Lanciano era la Squilla. La tradizione antichissima, e molto sentita, che si può definire il "il Natale prima del Natale" per i lancianesi. Quest'anno, non si è potuta fare, la consueta processione verso la Chiesa dell'Iconicella. Sono andati a rendere omaggio alla Madonna, solo il Sindaco Mario Pupillo, con il Presidente del consiglio comunale e l'Arcivescovo Emidio Cipollone. Alle 16.00, l'Arcivescovo, ha celebrato la messa di suffragio per i defunti e dopo la sua toccante omelia, ha ceduto il microfono al Sindaco.

Pupillo ha espresso la sua tristezza, per questa Squilla così diversa a causa del covid, senza processione con i suoi cittadini, senza auguri gioiosi in piazza, senza sorrisi ed atmosfera festosa. Non si sarebbe mai immaginato, al suo ultimo anno, come Sindaco di Lanciano, di vivere una Squilla come questa. Ha rinnovato le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle persone decedute in questi mesi a causa del covid ed ha espresso il suo orgoglio, per il lavoro eccellente di tutti gli operatori sanitari, che rischiano il contagio, lavorando sul fronte per curare i malati.

Li ha definiti "I veri Campioni", così come anche i medici ricercatori che lavorano incessantemente per trovare il vaccino in grado di difenderci dal contagio.

Ha infine, risottolineato, l'importanza, della nostra responsabilità di comportamento, per prevenire i contagi.

Ha poi invitato la cittadinanza a vivere questi giorni di feste in famiglia con i propri cari sentendoli interiormente ed ha abbracciato tutti virtualmente, con commozione e visibile tristezza. Spera di cuore di che l'anno prossimo, si possa festeggiare una Squilla come quelle di sempre, uniti in piazza, a scambiarsi gli auguri in un clima festoso e sereno.

 

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