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Amministrative Lanciano: si va al ballottaggio tra 15 giorni

Le prime valutazioni

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LANCIANO. La città non ha ancora scelto il suo sindaco. I cittadini dovranno decidere tra 15 giorni chi far sedere alla poltrona di primo cittadino. E fin dallo spoglio delle prime urne il risultato si profilava già chiaramente: ballottaggio. Nessun vinto e nessun vincitore, non ancora. Intanto però si possono cominciare a fare alcune valutazioni. Come ad esempio quella che riguarda la disaffezione alla politica. Quest'anno, rispetto alle amministrative del 2006 l'affluenza è scesa dal 75,23% al 73,62%. E pure i risultati delle due liste civiche, che insieme arrivano quasi al 30%, può far intuire che dei partiti l'elettore comincia a stufarsi. Intanto resta il risultato raggiunto ieri alle prime ore dell'alba: Ermando Bozza (coalizione di centrodestra) si ferma ad un timido 40,46% e Mario Pupillo (colazione di centrosinistra) arranca fino al 34,13%. Pino Valente con la sua lista civica Progetto Lanciano arriva ad un confortante 14,88%, mentre Donato Di Fonzo, con la lista civica Lanciano nel cuore ha rubato un buon 10,52% all'elettorato di centrodestra così come commentato dal senatore Fabrizio Di Stefano. Quali sono i segnali? Innanzitutto quelli di una città spaccata a metà. Da una parte la voglia di cambiare, dall'altro l'abitudine, radicata, a fidarsi di chi ormai si conosce da diversi anni. In mezzo ci sono i giovani e quella parte di elettorato che ha deciso di non voler più credere ai partiti. Il risultato, stando così le cose, ci consegnano una città ingovernabile. Per il centrosinistra, che pure guadagna due confortanti punti di distacco dalle precedenti amministrative, ci potrebbe essere un governo troppo debole e non privo di "ricatti" da parte di tutta la costellazione di sinistra che si porta dietro, e per il centrodestra si è palesemente dimostrato un distacco della coalizione nei confronti del suo candidato. Per Ermando Bozza si può già parlare di sconfitta. Dieci anni di governo ed esperienza e una candidatura a sindaco tessuta con pazienza e abnegazione non gli hanno risparmiato il flop di non vincere al primo turno come tutti, nel Pdl, si aspettavano. E l'uomo nuovo non è arrivato, sia a destra che a sinistra, o meglio non è riuscito a convincere. Qualche dato però dovrà cominciare a far riflettere la politica cittadina. Come ad esempio l'aumentare del peso specifico dell'Udc che arriva ad un sorprendente 15% e che consegna alcuni tra i candidati più votati in città. Si registra infatti l'exploit dell'ex vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba che ha mosso 682 voti e che risulta il candidato consigliere più votato in assoluto, oppure quello di Errico D'Amico, con 591 preferenze. Segue nell'Udc Tonia Paolucci con 358 schede.
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