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Azioni Apple, il crollo: vale ancora la pena investirci?

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Apple è ancora oggi una delle più importanti aziende in tutto il mondo. Negli ultimi anni ha segnato molti traguardi e successi, ma da qualche giorno è sui titoli dei giornali per notizie non molto positive. I suoi titoli sono crollati di oltre il 4% e l’ultimo prodotto uscito, iPhone XR, non ha fatto di certo il boom di vendite che si era sperato. Nonostante sia stata di recente in pole position nelle vendite nel settore degli smartwatch rispetto ai competitor, detenendo il 50% circa di vendite sul totale, in generale l’andamento ha un trend in negativo.

Questa caduta dopo qualche mese dal precedente crollo di luglio, ha messo in guardia gli investitori di tutto il mondo. Quando un’azienda ha un saliscendi di questo tipo può essere un grande vantaggio per chi in borsa ci sa fare, ma anche un brutto rischio per chi invece sta muovendo i primi passi nel trading o per chi si muove solo basandosi sul vociferare.

È per questo motivo che chi è un broker esperto dovrebbe vedere la caduta di Apple come un’occasione, mentre chi ha poca pratica sarebbe meglio che scegliesse investimenti più sicuri, come il vecchio oro, o qualche piccolo (di più tanto la legge non lo consente) investimento al casinò: se hai Voglia di Vincere le migliori slot machine ti consentono di provarci.

Apple e il suo mercato altalenante

Ad incidere sul grafico azionario di Apple hanno inciso due fattori: le vendite del nuovo smartphone uscito e le indiscrezioni finite sui giornali giapponesi.

In particolare si è disseminato l’allarmismo a partire dalla rivista Nikkei. Qui i giornalisti hanno parlato di una Apple che ha in funzione solo i due terzi del sistema produttivo di iPhone XR, perché sufficienti a rispondere alla richiesta di mercato. Il restante apparato, quindi, è messo in standby. Le vendite sono state decisamente più basse di quelle che l’azienda si aspettava (del 30%) e, sempre per questo motivo, la produzione degli altri sottomodelli economici di questo prodotto, che erano previsti in questo periodo, sono stati a momento accantonati.

Le richieste dei clienti si sono inaspettatamente orientate sui precedenti modelli, quelli che già al momento dell’uscita avevano segnato un boom di vendite nel settore. Il chiacchierare giornalistico sulle sue vicende ha portato Apple a nascondere i dati delle vendite dei suoi prodotti e questa mossa non ha trovato il consenso generale, tanto che ha solo peggiorato l’instabilità in cui l’azienda oggi si trova.

Quindi, basta investire sull’azienda?

Quando si parla di aziende come Apple, colossi mondiali, non si può dire che un crollo azionario determini la crisi dell’azienda. Quando il livello è alto, infatti, un po’ di saliscendi è del tutto normale. Essa è ancora un brand di successo e se oggi le sue azioni hanno perso, domani probabilmente risaliranno e il suo potere di mercato è tutt’altro che spento. Apple c’è dal 1976, ha un volume di affari di cento miliardi di dollari e vanta partner importantissimi. La caduta delle azioni dell’azienda non è una crisi, ma solo un’occasione per chi ha nozioni di trading e sa quando comprare e rivendere per guadagnare.

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