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Comunicazione non ostile: Sindaco Pupillo consegna il manifesto agli studenti delle scuole di Lanciano

Redazione
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Un Manifesto della comunicazione non ostile in ogni aula delle scuole medie e superiori di Lanciano per contrastare i discorsi incitanti alla violenza e all'odio, condividere la responsabilità di una comunicazione in Rete fondata su rispetto e civiltà, aumentare la consapevolezza della traccia che si lascia in Rete tramite i social.

Sarà il Sindaco Mario Pupillo a consegnare personalmente il Manifesto agli studenti di tutte le scuole medie e superiori di Lanciano, affinché in ciascuna delle 250 aule presenti nel territorio comunale possa essere affisso e conosciuto il decalogo dell'Associazione Parole O_Stili di Trieste scritto e votato da una community di oltre 300 tra comunicatori e blogger per “ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi che si propagano facilmente in Rete”.

Ecco i 10 princìpi:

1) virtuale è reale, dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona; 2) si è ciò che si comunica, le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano; 3) le parole danno forma al pensiero, mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso; 4) prima di parlare bisogna ascoltare, nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura; 5) le parole sono un ponte, scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri; 6) le parole hanno conseguenze, piccole o grandi; 7) condividere è una responsabilità, condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi; 8) le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare; 9) gli insulti non sono argomenti, non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi; 10) anche il silenzio comunica, se la scelta migliore è tacere, taccio.

L'impegno a donare il Manifesto è stato assunto dal Sindaco lo scorso marzo nel corso di una conversazione online molto partecipata sulla pagina facebook pupillosindaco in cui il Sindaco stesso, in risposta ad alcuni commenti offensivi ricevuti il giorno prima in calce al post che annunciava la riapertura delle scuole dopo la chiusura per neve e ghiaccio, invitava alla condivisione online del Manifesto.

Il post di invito alla condivisione del Manifesto - proposto come risposta ai commenti offensivi del post precedente sulla riapertura delle scuole - ha fatto registrare le migliori performance della pagina verificata, con oltre 1000 mi piace, 193 condivisioni, 92 commenti, circa 30.000 utenti raggiunti per oltre 2000 interazioni.

“Alla luce di questo straordinario risultato che ha generato nell'immediato un passaggio dall'azione virtuale a quella reale con le attività in classe ispirate al decalogo proposto, abbiamo pensato di fare altrettanto impegnandoci a donare il Manifesto in formato poster con un obiettivo tanto semplice quanto importante: un Manifesto della comunicazione non ostile in ogni aula delle scuole medie e superiori di Lanciano. Abbiamo ricevuto da subito la completa disponibilità dei Dirigenti e degli studenti: da mercoledì 9 maggio inizierò la consegna direttamente nelle mani degli alunni. Riteniamo importante diffondere il messaggio del Manifesto tra i nostri ragazzi, a maggior ragione in questo periodo in cui i social fungono da potente cassa di risonanza e straordinario contenitore di dati. Attenzione: non è un tema che riguarda solo ed esclusivamente i ragazzi. Anzi, spesso sono gli adulti a dare il cattivo esempio e a rendersi protagonisti tramite i social di discorsi incitanti all'odio e alla violenza. Come primo cittadino rappresentante dell'Amministrazione comunale di Lanciano mi farò promotore anche dell'adozione del Manifesto della comunicazione non ostile della Pubblica Amministrazione anche nelle strutture del Comune”, dichiara il Sindaco Mario Pupillo.

Le parole hanno un potere grande danno forma al pensiero, trasmettono conoscenza, aiutano a cooperare, costruiscono visioni, incantano, guariscono e fanno innamorare. Ma le parole possono anche ferire, offendere, calunniare, ingannare, distruggere, emarginare, negando con questo l’umanità stessa di noi parlanti. Ecco perché dobbiamo usare bene e consapevolmente le parole, sia nel mondo reale sia in Rete. Se è vero che la Rete e i social network sono luoghi virtuali dove si incontrano persone reali, dobbiamo domandarci chi siamo e come vogliamo vivere e comunicare anche mentre abitiamo questi luoghi. (da www.paroleostili.it)

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