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Ora basta: vigliacchi del Terzo Millennio

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LANCIANO - Ieri notte, dopo il corteo regionale di Casapound, un nostro attivista ha ricevuto delle minacce e un tentativo di aggressione da parte dei fascisti appartenenti all'organizzazione, compreso il responsabile locale Marco Pasquini, che volevano sfruttare un banale pretesto per creare un'occasione di violenza subdola e squadrista.

Tentativo andato a vuoto a seguito della loro fuga alla vista dei compagni giunti in suo soccorso appena saputo del pericolo.

Nonostante avessimo più volte avvisato, nonostante parte della società abbia chiesto al sindaco di evitare una cosa del genere, è successo quello che ci aspettavamo.

Azioni come queste rivelano il volto di chi, di giorno indossa la maschera opportunista della destra sociale, impegnata quotidianamente nell'assistenzialismo selettivo con l'unico obiettivo di riacquistare una parvenza di credibilità nella comunità, mentre di notte porta avanti pratiche appartenenti a un passato che ci auguriamo di non dover più rivivere.

Il fascismo, prima di essere un'ideologia è soprattutto una postura, un atteggiamento prevaricante e di chiusura dell'uno sull'altro, che discrimina e criminalizza la diversità e tenta di reprimere il dissenso e la libertà di opinione con la pratica dell'intimidazione.

Chi genera divisione non solo nella società ma anche a livello culturale strumentalizzando eventi storici e costringendo alla contrapposizione delle parti è da condannare, senza se e senza ma, senza paura.

Purtroppo nel nostro Paese molto spesso le istituzioni concedono piazze e spazi pubblici sottovalutando la pericolosità di queste concessioni, in contrapposizione al sistema democratico che rappresentano.

L'antifascismo non è anch'esso una semplice ideologia, ma una diversa concezione dell'esistenza.

In un contesto globale di guerra ed odio diffuso, essere antifascisti significa aprirsi l'uno con l'altro, condividere idee e contaminarsi nel vivere quotidiano, applicando di fatto la democrazia, cercando e offrendo soluzioni comuni ai problemi che la società stessa ci sbatte in faccia tutti i giorni.

Di conseguenza la società deve prendere atto e coscienza di ciò che questi movimenti generano, reagendo ad essi isolandoli senza dar loro continuità.

Non ci spaventate e nessuno tollererà più nessun atto di questo genere."

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