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Atessa: una Panchina Rossa per ricordare le vittime del femminicidio

Si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne, con un simbolo che porta anche la speranza del rosso dell’amore

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ATESSA – Un’occasione per ricordare e che aiuta a parlare di quello che spesso viene taciuto, in tutta Italia sono tante in questa settimana le iniziative per la Giornata mondiale contro la Violenza sulle donne del 25 novembre, ma non solo per un giorno, lasciando un segno che aiuti a ricordare anche nei giorni che verranno.

Lanciano, Ortona, Torino di Sangro, in questa settimana donne e uomini si sono interrogati e continuano a farlo sulla parità di genere nel corso di iniziative, incontri e dibattiti, proprio in questa occasione Atessa ha scelto di aderire con un simbolo, una panchina rossa che verrà installata sulla strada ma che nel suo colore conserva qualcosa di più, un monito, un ricordo e una campagna contro la violenza sulle donne, quella verbale e quella fisica, in un progetto promosso dagli Stati Generali delle Donne.

Venerdì 25 novembre a partire dalle 10.00 nel Teatro Comunale Antonio di Jorio sarà occasione per parlare di questa scelta insieme al Sindaco Nicola Cicchitti e all’Assessore alle Politiche Sociali Sara Cappellone, ma ad entrare nel dibattito saranno la Dottoressa Gemma Andreini, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, la Dottoressa Rosaria Nelli, responsabile “Stati Generali delle Donne in Abruzzo”, la Dottoressa Anna Caporale, presidente delle Innerwheel Rotary Atessa Media Val di Sangro, e le rappresentanze dell’Associazione Il Melograno Atessa.

Parlare di violenza sulle donne in questa settimana è un atto dovuto, ma forse è necessario ricordarlo sempre, ora che le immagini e la cronaca ci raccontano sempre più di episodi di indifferenza anche di fronte alla tragedie appena compiute.

Un mondo fatto di silenzi sui quali vale la pena riflettere, e allora ben vengano iniziative come questa, in grado di dire ogni giorno e di gridare con il colore rosso il senso di questa giornata.

Sarà un dibattito su tanti aspetti, ma anche il modo per parlare di servizi, possibilità e di responsabilità ed aiuti che vengono dalla società e dalle istituzioni, in una partecipazione collettiva di tutti i soggetti.

Il colore rosso del sangue lascia spazio al colore dell’amore, un posto che occupano le donne, le mamme e le amiche portate via dalla violenza, per la panchina anche la scritta “Senza il sorriso delle donne il mondo sarebbe eternamente buio”.

 

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