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Il Tar giudica illegittimo l’affidamento in house alla EcoLan, la risposta della Società e del sindaco Pupillo

Redazione
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LANCIANO – Dopo la sentenza del Tar Pescara che giudica illegittimo l’affidamento in house alla Ecolan da parte del comune di Lanciano a seguito dei ricorsi presentati per richiedere l’annullamento, si rincorrono le dichiarazioni delle forze politiche in merito ad una questione che da tempo ha interessato non solo la Società in questione ma anche alcuni comuni interessati.

A rispondere con un comunicato congiunto è la Società Ecolan nel ruolo del Presidente Massimo Ranieri insieme al Sindaco di Lanciano Mario Pupillo, con alcune dichiarazioni in merito al giudizio espresso “La sentenza del Tar ha ritenuto insussistente il requisito del controllo analogo sulla scorta di considerazioni giuridiche (in buona parte) opinabili. Si fa presente che attualmente il controllo analogo viene già attuato da tempo, tutte le decisioni in fase preventiva e a posteriori vengono deliberate dal Comitato Controllo analogo, il CdA attua esclusivamente le decisioni del comitato, oggi costituito da 9 sindaci eletti/delegati dalle mini assemblee dei sindaci, tutte le decisioni vengono deliberate e verbalizzare su appositi bollati. In realtà quindi il controllo sulla gestione è reale. La decisione, peraltro, si basa anche su dati di fatto non aderenti alla reale situazione societaria”

Nel comunicato viene fatto presente come sia stata “omessa ogni considerazione circa l'attività svolta dalla Società per il tramite della discarica e degli impianti di trattamento e recupero, errando finanche sul numero dei comuni che hanno affidato direttamente alla Ecolan il servizio di igiene urbana”.

Questo il motivo per il quale al vaglio della Società è l’eventuale appello al Consiglio di Stato per chiedere la correzione della sentenza, sostenendo come la realtà dei fatti sarebbe stata travisata “a prescindere da tutto, è senz'altro interesse della Società approfondire le criticità rilevate dal Tar in punto di controllo analogo, anche in concomitanza degli obblighi di adeguamento alla recente legislazione sulle società partecipate (D.Lgs. 175/2016), da porre in essere, per legge (ed a prescindere dalla sentenza) entro il 31 dicembre del corrente anno”.

Come si legge nel comunicato sarebbero precisazioni nell’interesse pubblico e per una corretta gestione dei servizi che sono stati affidati migliorando il controllo analogo, ma a chiudere è una valutazione sui commenti delle forze politiche a seguito della vicenda.

“Non stupisce, invero, come la questione sia stata letteralmente strumentalizzata da alcune parti politiche. Meraviglia, di contro, come su di un tema (il controllo analogo, appunto) tanto delicato, quanto, allo stato, ancora fonte di numerosi subbi - da cui continuiamo a promanare disparate interpretazioni (dottrinarie e giurisprudenziali) sia livello nazionale, sia comunitario - le predette parti si siano pronunciate con un grado di "scienza" e di certezza giuridica a dir poco invidiabile, se non fosse altro che lo stesso manifesta come, in effetti, non si abbia effettiva contezza della reale complessità della tematica in argomento”.

“La Ecolan continuerà a mettere a disposizione dei comuni soci e delle comunità rappresentate la professionalità e la serietà fino ad oggi concretamente mostrate e certamente non scalfite dalla sentenza del Tar Pescara. – le parole in chiusura - Verranno, in definitiva, adottati tutti i provvedimenti atti a porre rimedio ad eventuali criticità ed a continuare a garantire i servizi prestati, ivi compreso quello di igiene urbana. Sul paventato esposto alla Corte dei Conti, non capisco qual è il danno erariale, ma facciano pure noi siamo più che tranquilli”.

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