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Abruzzo: più pazienti si sottopongono ai programmi di screening oncologico

La prevenzione per combattere in tempo la malattia

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La prevenzione per agire tempestivamente sulla malattia, è così che in questi anni sono cresciute nella nostra regione le percentuali dei pazienti che si sono sottoposti ai programmi di screening oncologici gratuiti attivati dalla Regione.

Si tratta di un primo filtro, in moltissimi casi è stato utile per individuare il principio della malattia e per intervenire con le giuste cure. È la grande campagna di sensibilizzazione di molte associazioni che ogni giorno ricordano che con la prevenzione si può guarire e combattere uno dei grandi mali che, oggi, colpisce gran parte della popolazione. 

Sono 3 i percorsi attivati da 3 anni, quello mammografico, cervicale e colorettale. Gli screening per il tumore alla mammella hanno raggiunto in quasi un anno il 52%, sperando nella copertura del 57% dei pazienti.

Ottimi risultati anche per lo screening della cervice, così come è evidente l’incremento dello screening del tumore al colon, patologia spesso difficile da individuare. Da una prima percentuale dell’8% del 2014, i dati riportano già nei primi mesi del 2016 un aumento fino al 9,5%, sperando di poter raggiungere una percentuale maggiore nel corso dell’anno.

"Nel progetto di riqualificazione del sistema sanitario regionale che stiamo portando avanti – dichiara Silvio Paolucci in una nota di commento ai dati - la prevenzione riveste un ruolo strategico, con precisi obiettivi inseriti nel piano quadriennale approvato nel maggio dello scorso anno. E tra questi c'è proprio l'impegno ad aumentare le percentuali di copertura degli screening. Nonostante gli sforzi profusi dalle Asl (che dal 2011 gestiscono direttamente gli screening, in quanto prestazioni comprese nei Lea, i livelli essenziali di assistenza), infatti, a oggi le soglie sono ancora inferiori agli standard fissati dal Ministero. Ma gli ultimi dati ci indicano che la strada intrapresa per recuperare questo gap è quella giusta". 

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