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Mancato riconoscimento sindacale alla Sevel: ricorso della Fiom-Cgil

La sigla unica non firmataria dell'accordo con la proprietà aziendale del Gruppo Fiat

La Redazione
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Un ricorso al Tribunale avverso le decisioni della direzione aziendale relative al mancato riconoscimento di nomina di 14 rappresentanti sindacali aziendali all'interno della Sevel, insediamento metalmeccanico dell'area industriale della Val di Sangro. Lo ha presentato la Fiom-Cgil provinciale di Chieti, ai sensi dei contenuti dell'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori. La Fiom è l'unica sigla sindacale a non aver sottoscritto, nei mesi scorsi, l'accordo con il Gruppo Fiat per questioni inerenti lo stabilimento abruzzese a differenza di altri sindacati. "Prende il via una battaglia battaglia legale per il riconoscimento delle prerogative sindacali della Fiom in Sevel - sottolinea il segretario provinciale Marco Di Rocco -, in quanto con la disdetta degli accordi aziendali vigenti in Sevel e, con la firma separata sul 'contratto vergogna', si vuole cancellare la libertà, democrazia e costituzione italiana dentro il più grande stabilimento abruzzese. In Sevel i lavoratori non hanno il diritto di iscriversi alla Fiom e farsi rappresentare dal sindacato. Per cacciare la Fiom dalla fabbrica - conclude Marco Di Rocco - la Sevel ha dovuto cancellare circa 40 anni di storia sindacale fatta da numerosi accordi promossi, siglati e condivisi dalla stessa Fiom".
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