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Ecolan, i sindaci chiedono un incontro con D’Alfonso per parlare dei nuovi modelli di gestione dei rifiuti

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LANCIANO - Sono decisi a portare avanti le proprie idee, complici i numeri che danno loro ragione, i sindaci del comitato ristretto di Ecolan, nei confronti della Regione Abruzzo, in merito la costituenda Autorità d’Ambito per la Gestione dei Rifiuti (AGIR) e sul ruolo delle Società pubbliche.

“Ecolan è una società che funziona - commenta il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara, presidente del comitato ristretto - e che tramite la raccolta differenziata sta operando per un contenimento delle spese ed un abbassamento dei costi per cittadini”. Sono 53 i comuni soci Ecolan, per un bacino di circa 170 mila utenti e del comitato ristretto sono parte i comuni di Treglio, Orsogna, Archi, Taranta Peligna, Gessopalena, Guardiagrele, Gamberale e Fallo.

“Stiamo notando un nuovo indirizzo per quanto riguarda la gestione dei rifiuti da parte della Regione Abruzzo - prosegue Montepara - sia per quanto riguarda l’AGIR che per la possibilità di dover chiudere gli impianti mobili e per questo chiediamo subito un incontro con il presidente Luciano D’Alfonso per capire le motivazioni di queste scelte e portare le nostre istanze”.

A D’Alfonso si chiede perciò di inserire nel nuovo PRGR (Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti) un’organizzazione impiantistica che che renda autosufficiente il comparto pubblico per il trattamento dei rifiuti urbani nel comprensorio territoriale della Provincia di Chieti.

“Chiediamo inoltre - spiegano i sindaci - che venga valorizzato il ruolo di coordinamento da parte della Regione, che si garantisca il superamento della frammentazione delle gestioni, che si coniughino le esigenze di sviluppo territoriale, di efficienza ed efficacia del servizio con degli ambiti produttivi efficienti in grado di sfruttare economie di scala e di densità”.

“Se dobbiamo tornare agli impianti fissi, come sembra voglia fare la Regione - chiarisce il presidente Ecolan, Massimo Ranieri - bisogna concordare le modalità. Chiediamo pertanto che la tariffa sia predeterminata dalla Regione e non da privati. Se si deve cambiare, cambiamo, ma cercando di non vanificare il lavoro svolto finora”.

“Noi lavoriamo per il bene dei nostri territori e dei nostri cittadini - conclude il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella - per questo vorremmo che il modello Ecolan fosse preso come esempio di virtuosismo pubblico, con una chiara visione strategica imprenditoriale. Siamo e restiamo un gruppo monolitico, convinto al 100% del proprio lavoro”.

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